Il superindice economico stilato dall’Ocse fa registrare una sostanziale stasi rispetto al mese precedente, per quanto riguarda la media dei paesi avanzati, con una crescita dello 0,02%, mentre rispetto allo stesso periodo del 2011 si riscontra una flessione pari allo 0,47%.
A bloccare il Composite leading indicator dell’area Ocse, oltre alla debolezza di Francia e Italia, che controbilancia i miglioramenti di Stati Uniti, Giappone e Russia, interviene la staticità dell’economia di Germania (+0,02%), Canada e Gran Bretagna.
Per l’Italia in particolare le notizie non sono positive, visto che il -0,18 registrato è il dato peggiore tra i paesi Ocse. Su base annuale il calo italiano è stato del 2,53%, inferiore al -2,67% della Germania, ma superiore alla media dell’Eurozona, in contrazione dell’1,83%.
Rallenta anche la Cina, monitorata in quanto nuova grande economia globale, pur non facendo parte dell’Ocse, che fa registrare una flessione mensile dello 0,26%, la più alta tra le economie prese in esame. Le preoccupazioni dei mercati mondiali, circa un rallentamento del Dragone, trovano così i primi riscontri.