Dopo il rally degli ultimi tre giorni il mercato, che forse aveva peccato di troppo ottimismo, ha fatto oggi un passo indietro e l’indice regionale in Asia ha perso circa l’1%. La causa prossima di questo regresso sta nella ‘delusione’ suscitata dall’intervento di Bernanke, dal quale tutti si aspettavano l’annuncio di altre misure di stimolo. Il presidente della Fed non le ha escluse ma neanche le ha esplicitamente annunciate, limitandosi, abbastanza ragionevolmente, a dichiarare che la Fed è pronta ad agire qualora altri interventi si rendessero necessari. Di qui il cattivo umore dei mercati.
Tuttavia, un annuncio di attivismo cinese potrebbe temperare la delusione d’oltre Atlantico. Il vice primo ministro Hui Liangyu ha dichiarato ieri, all’Asia-Pacific Economic Cooperation-China CEO Forum in Pechino, che la Cina è pronta ad abbassare i dazi. In effetti, come ha osservato Wang Haifeng, direttore del dipartimento ‘International economics’ all’Institute for International Economic Research, i dazi cinesi sono più alti rispetto a quelli dei principali paesi, e ci sono spazi per abbassarli. Anche se questo abbassamento favorisce i produttori stranieri (e i consumatori cinesi) più che i produttori locali, questa misura si inscrive nella priorità data allo stimolo alla domanda interna cinese.
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