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Microimprese: in arrivo sconti fiscali, nonni-sitter e business angels

Sconti fiscali con un’imposta a forfait per le microimprese di giovani e donne, incentivi per favorire i nonni-sitter, debutto in Italia dei “business angel”: è quanto prevede il testo unificato messo a punto dalle commissioni Lavoro e Attività produttive della Camera.

Microimprese: in arrivo sconti fiscali, nonni-sitter e business angels

Sconti fiscali. Il governo è delegato a adottare “entro un anno dall’entrata in vigore della legge” un decreto legislativo “nel rispetto” di alcuni “criteri e parametri”. Tra questi, si prevede “il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche”, l’esenzione “dal pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive per i titolari delle attività di impresa”, la “non imposizione dell’imposta sul valore aggiunto a titolo di rivalsa”, l’attribuzione di un “credito di imposta nel caso di acquisto di apparecchiature informatiche, l’esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili dagli studi di settore” e, infine, la possibilità di “portare in deduzione le spese per i corsi di istruzione, formazione e specializzazione professionale e tecnica”. Previste anche misure ad hoc per “incentivare gli istituti di credito e bancari che concedono prestiti a tasso zero, da erogare in fase di avvio e rimborsabili in un periodo massimo di cinque anni”.

Nonni-sitter. Le lavoratrici autonome possono chiedere, entro i tre anni di vita del bimbo, “un’indennità di sei mesi” qualora si avvalgano per lo svolgimento delle cure parentali del coniuge o “di un parente entro il terzo grado”, ovvero di un affine entro il secondo grado, per un orario giornaliero non inferiore a 6 ore.

Business angels. Il testo messo a punto dalle commissioni prevede corsie preferenziali per le procedure burocratiche. In particolare con un decreto verranno definiti i criteri per la disciplina della figura del “business angel”, ossia del “soggetto pubblico o privato che investe nell’avviamento e nel sostegno dei progetti di avvio delle nuove microimprese giovanile femminili, apportano da 25 mila a 250 mila euro quale capitale di rischio nelle imprese e mettendo a disposizione la propria esperienza e reti di conoscenze e di servizi”.

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