Per qualche minuto si è scatenato il panico sul mercato obbligazionario. Sull’onda dello scossone della Piazza milanese, che ha seguito le dichiarazioni del Ceo di Generali, Giovanni Perissinotto, il rendimento del Btp decennale è salito al 5,96% e lo spread con il corrispettivo Bund tedesco ha sfiorato i 480 punti, toccando un picco a 479 punti. Tuttavia la forbice si è leggeremnte ridotta a 475pb. A pesare sullo spread è stata anche la diffusione dell’indice Pmi negativo per tutta l’Eurozona a maggio. In Italia, l’indicatore ha toccato i massimi da 2 mesi a 44,8 punti ma ha comunque segnato una contrazione dell’attività del comparto manifatturiero.
Anche in Spagna, l’indice pmi manifatturiero di maggio segna una contrazione e si è attestato a 42 punti, sui minimi da 3 anni, e inferiore rispetto a quello della Grecia (43,1 punti) e a quello riferito all’intera eurozona. Inoltre cresce la tensione per i rischi del settore bancario legato alla bolla immobiliare e lo spread Bonos-Bund ha raggiunto un nuovo record storico a 547 punti per poi riscendere a 542pb.
Sui mercati azionari, il Ftse-Mib perde lo 0,76% e l’Ibex 35 il 0,30%.