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Benzina e terremoto, Governo: rincaro di 2 centesimi sulle accise

Le risorse aggiuntive che arriveranno nelle casse pubbliche dopo l’ennesimo ritocco sul prezzo della verde saranno impiegate per gestire l’emergenza – I soccorsi saranno finanziati anche con i risparmi ottenuti dalla spending review – Deroghe al patto di stabilità – Rinviati i pagamenti al Fisco – Credito agevolato e delocalizzazione.

Benzina e terremoto, Governo: rincaro di 2 centesimi sulle accise

Rincaro di due centesimi per le accise sulla benzina e deroghe al patto di stabilità. Queste le decisioni prese oggi dal Consiglio dei ministri, che a fine mattinata ha emanato un decreto per far fronte al terremoto che ha colpito l’Emilia. Intanto, lo stato d’emergenza viene esteso anche alle Province di Reggio Emilia e Rovigo.

Le risorse aggiuntive che arriveranno nelle casse pubbliche dopo l’ennesimo ritocco sul prezzo della verde saranno impiegate per gestire l’emergenza. Il governo ha però stabilito che i soccorsi saranno finanziati anche con parte dei risparmi ottenuti dalla spending review.  

Quanto alle amministrazioni locali colpite dalla tragedia, ai comuni sarà consentito di non rispettare i limiti definiti dal patto di stabilità, anche se la nuova soglia deve ancora essere stabilita. Decisa anche “la proroga del pagamento delle rate del mutuo – si legge nel comunicato di Palazzo Chigi – e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti”.

Il Governo ha stabilito inoltre “la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e la riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali”. 

Quanto alle misure per favorire la ripresa economica, “sono previsti un credito agevolato su fondo di rotazione Cdp e sul fondo di garanzia MedioCredito Centrale”, oltre alla “delocalizzazione facilitata delle imprese produttive nei territori colpiti dal terremoto”. 

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