Il suo nome è Kenneth Dart, proprietario dell’omonimo hedge fund, la Dart Management. In questi giorni ha incassato 400 milioni di euro da uno Stato che non ha più nemmeno i soldi per pagare gli stipendi: la Grecia. Ovviamente tutto esentasse, visto che il suo settanta metri nel mare delle Antille batte bandiera caymanese.
Da quando il signor Dart è esiliato fiscalmente dagli Stati Uniti alle Cayman sono iniziate le sue fortune nella finanza creativa ed immobiliare. Quella sulla Grecia è una delle sue tante speculazioni ben riuscite. L’anno scorso compra bond greci pagandoli meno del 60% del loro valore nominale, resiste allo stralcio del debito senza spaventarsi a differenza della maggior parte dei creditori. Non crede ad Atene che minaccia di “non rimborsare più”, sa di avere dalla sua parte oltre alla legge internazionale, il terrore della Grecia che ben sa che non rimborsare equivale a dichiarare default, e alla fine ha ragione, la Grecia paga.
Definire sciacalli o avvoltoi gente simile è fin troppo semplice, come semplice e spiazzante è l’impotenza di uno Stato sovrano nei confronti di un uomo sdraiato sul ponte di uno yacht. Ma il signor Dart non ha imparato da solo, il suo maestro è Paul Singer, fondatore di Elliot Management, anch’esso attivo sulla Grecia e celebre per le fruttuose speculazioni in Perù nel 1995 e in Congo nel 2002, che gli permisero di incassare complessivamente quasi 160 milioni. Di una cosa poi, si può stare certi: questa gente non dimentica chi ha debiti con loro. Due mesi fa la Dart e la Elliot hanno presentato un’ingiunzione di pagamento per sequestrare i dollari dell’Argentina, frutto di una speculazione nel 2002, bloccati per adesso alla Federal Bank di New York.
Ma la storia della famiglia Dart non è tutta fatta di speculazioni e anzi, vede l’origine delle suo successo nel 1937 quando il nonno di Kenneth fu il primo a ideare le targhette di riconoscimento per i soldati americani. Poi nel 1960 l’idea geniale la trova il padre di Kenneth, chimico, che brevetta i contenitori di plastica per alimenti. E’ probabile che ogni qual volta beviamo una bottiglietta d’acqua paghiamo una royalty al signor Dart.
New York Times