L’Europa si ferma. Nonostante la crisi, nonostante il tema Grecia tornato prepotentemente alla ribalta, nonostante le turbolenze dei mercati, l’Unione europea chiude i battenti: per due giorni tutti in vacanza e nessuno al lavoro. Nel giorno dell’Ascensione, tutte le istituzioni comunitarie cedono alla vocazione e, crisi o non crisi, sospendono ogni attività. Così nel Parlamento europeo, nella Commissione Europea e nel Consiglio europea oggi e domani non si lavora. Tutto chiuso, tutto fermo.
Decisione legittima, per carità. Ma in un momento come questo, forse non è la scelta più opportuna. Alla Grecia si chiedono sacrifici, agli Stati membri si chiede rigore e crescita, a tutti si chiede di lavorare per uscire dalla crisi. In questo clima generale il messaggio che oggi e domani Bruxelles manderà ai greci e ai mercati, però, quale sarà? Chiuso per ferie.