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La Bank of England si prepara al crollo dell’eurozona

In occasione della presentazione del bollettino periodico della Banca d’Inghilterra, il governatore Mervyn King ha ammesso che le istituzioni britanniche stanno mettendo a punto un piano d’emergenza per difendere l’economia del Paese da un eventuale crollo dell’eurozona.

La Bank of England si prepara al crollo dell’eurozona

Nel momento in cui parlare concretamente di crollo dell’eurozona non è più un tabù, le istituzioni finanziarie internazionali si preparano al peggio, mettendo in campo piani di emergenza da dispiegare qualora accada il peggio.

E’ stato oggi il turno della Banca d’Inghilterra: il governatore Mervyn King ha pubblicamente annunciato – senza scendere nei dettagli – che nei piani alti delle istituzioni inglesi si sta già mettendo a punto un piano da adottare qualora le prossime elezioni greche portino Atene a scegliere l’uscita dall’area monetaria e dall’Unione Europea.

In realtà, nei piani alti della finanza internazionale, sul piano B ci si sta lavorando già da mesi. Almeno a partire dalla scorsa estate diverse indiscrezioni hanno rivelato come – nella gestione dei sistemi informatici – la grande finanza abbia già provveduto a reinserire la dracma nel paniere di valute, mentre altre banche non avrebbero mai cancellato la vecchia moneta greca dopo l’ingresso di Atene nell’eurozona.

La dichiarazione di King dunque ufficializza, almeno per quanto riguarda il caso inglese, quelle che finora erano semplici indiscrezioni di stampa. Ma non è la prima volta che Sir King si rivolge al pubblico parlando all’insegna del realismo: il Governatore aveva già lo scorso dicembre qualificato la crisi europea come una “crisi di solvibilità, non di liquidità”, aggiungendo che sarebbe stato impossibile prevedere le conseguenze di un crack dell’euro, rendendo quindi impellente e improrogabile l’adozione di piani di emergenza.

Le dichiarazioni odierne arrivano in un momento difficile per l’economia inglese, che secondo King dovrà affrontare grandi ostacoli nei prossimi due anni, tra i quali una crescente difficoltà nell’ottenimento del credito dovuta alla scarsa fluidità del mercato interbancario.

“La strada della ripresa probabilmente sarà lenta e incerta”, ha spiegato King in occasione della presentazione della relazione trimestrale dell’Istituto sullo stato dell’economia britannica. Nel rapporto gli esperti della BoE hanno rivisto al ribasso le stime sul breve periodo, mettendo in conto una crescita annuale del Pil sotto la soglia dell’1%, in peggioramento rispetto all’analisi di febbraio.

 

Pubblicato in: News

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