Sempre più in recessione l’economia italiana. A certificarlo è ancora una volta l’Istat, che ha rilevato che nei primi tre mesi del 2012 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è calato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% rispetto al primo trimestre del 2011. Confermata dunque la recessione del Paese, visto che il Pil italiano è negativo per il terzo trimestre consecutivo.
Secondo le stime dell’Istat, tra gennaio e marzo del 2012 l’economia italiana ha segnato la contrazione più marcata dal primo trimestre del 2009. E anche il calo tendenziale (-1,3%) è il più basso dal primo trimestre del 2009 (-3,5%). Non meno negative le previsioni per il 2012: il pil acquisito per l’anno in corso è pari a -1,3, mentre la media delle stime raccolte da Reuters fra gli analisti indicava un calo dello 0,6% in termini congiunturali e dell’1,1% su base annua.
“Il risultato congiunturale – ha commentato l’Istituto nazionale di Statistica a margine della pubblicazione dei dati – è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura e di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria e dei servizi“.