Enel chiude il primo trimestre con utili netti in calo del 15,1% su base annua, a 1.003 milioni di euro. Nello stesso periodo i ricavi sono stati pari a 21.193 milioni, per un incremento di 1.657 milioni di euro (+8,5%) rispetto allo stesso periodo del 2011. L’Ebitda è calato del 2,2%, a 4.302 milioni, l’Ebit del 4,4%, a 2.902 milioni. Gli Investimenti sono arrivati a quota 1.314 milioni di euro, per un aumento del 16,1%, particolarmente concentrato nelle Divisioni Energie Rinnovabili e Infrastrutture e Reti. A metà mattina il titolo di Enel guadagna a Piazza Affari lo 0,73%.
“Il trend negativo dell’economia che ha caratterizzato lo scorso anno è continuato anche nel primo trimestre del 2012 – ha commentato Fulvio Conti, amministratore delegato del Gruppo -, con un calo della domanda che ha interessato principalmente Italia e Spagna, in parte compensato dalla crescita dei mercati in America Latina, Russia ed Est Europa. In tale contesto, i risultati del periodo sono stati più favorevoli rispetto alle nostre previsioni e sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno. Le azioni manageriali poste in essere, in termini sia di ottimizzazione degli investimenti che di recupero di efficienze e risparmio di costi, consentiranno ad Enel di raggiungere tutti gli obiettivi già indicati per il 2012, nonostante gli effetti negativi dei provvedimenti regolatori fino ad oggi introdotti in Spagna”.
Le vendite di energia elettrica del gruppo nei primi tre mesi del 2012 si attestano a 82,5 TWh, con un incremento annuo del 3,1%, interamente riferibile alle vendite all’estero. Le vendite di gas alla clientela finale ammontano a 3,4 miliardi di metri cubi, in leggero aumento (+0,1 miliardi di metri cubi) per effetto principalmente dei maggiori consumi registrati nei mercati esteri.