Dopo le impennate delle ultime settimane, i prezzi della benzina in Italia proseguono il recente trend in leggero calo. Eni ritocca al ribasso i listini per la terza volta nel giro di pochi giorni e tutti gli altri operatori, spinti dalla pressione dei no-logo e dalla persistente abbondanza dei margini (chiusa la piazza di Londra per il Bank Holiday si fa riferimento ancora una volta alle quotazioni di venerdì), seguono a ruota. Questa la fotografia della rete carburanti nazionale che emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it, in vista della convocazione di oggi dei gestori al ministero dello Sviluppo economico.
I prezzi praticati sul territorio sono in graduale discesa. Le medie nazionali sono adesso a 1,879 euro/litro per la benzina, 1,767 per il diesel e 0,874 per il gpl. Scendono anche le punte massime: 1,959 euro/litro per la verde, 1,799 per il diesel e 0,903 per il gpl.
Nel dettaglio, Eni ha ridotto i prezzi raccomandati di benzina, diesel e gpl di un centesimo di euro per litro. Seguono gli altri ribassi, che sono di entità maggiore per recuperare il salto in avanti di Eni: Esso -2 centesimi su entrambi i prodotti, IP e Tamoil -2,5 centesimi sulla benzina e -1 centesimo sul diesel, Shell -1 centesimo sulla benzina e -0,5 centesimi sul diesel, TotalErg -2 centesimi sulla benzina e -0,8 centesimi sul diesel, Q8 -2 centesimi sulla benzina e -1,5 centesimi sul diesel.
