Lo spread italiano è tornato stamattina sopra il muro dei 400 punti base in apertura degli scambi, toccando il picco a 401, dopo aver chiuso venerdì scorso a quota 385. Nei minuti immediatamente successivi il valore è tornato a viaggiare intorno ai 395 punti.
A pesare sul differenziale fra i Btp a 10 anni e i corrispettivi Bund tedeschi è l’esito delle elezioni in Francia e in Grecia, il cui risultato ha riacceso le preoccupazioni sulla tenuta delle politiche di rigore in Europa. Il rendimento sui nostri decennali sale così al 5,53%.
Ad allargare lo spread è stato soprattutto l’ulteriore rafforzamento del Bund, considerato alla stregua di un bene rifugio dagli investitori. La forte domanda ha fatto calare il tasso d’interesse sui titoli di Stato tedeschi ai nuovi minimi storici sul mercato obbligazionario: il rendimento del decennale è scivolato all’1,56%.
Quanto all’euro, la valuta comunitaria è in flessione sul dollaro. Ai primi scambi sul mercato valutario, la moneta unica tratta poco sotto la soglia di 1,30 sul dollaro, a 1,2993, rispetto ai 1,3026 dell’ultima chiusura. Si tratta dei nuovi minimi degli ultimi tre mesi.