Il Senato ha dato il via libera al decreto in favore delle banche con 207 voti favorevoli, 27 contrari e una sola astensione. Il provvedimento, modificato a Palazzo Madama, passa ora alla Camera in seconda lettura.
Il decreto corregge la norma sulle commissioni bancarie introdotta dal decreto liberalizzazioni che aveva portato alle dimissioni dei vertici dell’Abi, poi rientrate.
L’intervento originario prevedeva che fossero nulle le commissioni bancarie per le aperture delle linee di credito in caso di sconfinamenti.
Il decreto approvato oggi, invece, ridimensiona quella norma e sancisce la nullità solo nel caso non vengano seguite le disposizioni sulla trasparenza adottate dal Cicr.
L’Aula ha anche approvato tre emendamenti gemelli di Lega, Pdl e Idv, contro il parere del governo. Le correzioni sopprimono il comma 2 dell’articolo 1 che salvava in parte i trattamenti pensionistici dei manager pubblici a rischio ridimensionamento con il tetto ai loro stipendi.