Mentre il Ftse Mib sale del 3,20%, Prysmian continua a viaggiare in controtendenza in calo dell’1,04%, a 12,32 euro. La pressione sul titolo si è però allentata dai minimi di giornata toccati a 11,96. Prysmian risente dei dati sotto le attese pubblicati dal competitor Nexans, secondo produttore in Europa di cavi proprio alle spalle del gruppo italiano.
Nexans cade a Parigi dell’8,46% dopo un tonfo del 13%.
Il gruppo ha infatti comunicato una serie di dati che non sono piaciuti ai mercati:i ricavi sono stati praticamente invariati (+0,6%) rispetto a un tasso di crescita che nel 2011 era stato del 13%; per il primo semestre prevede un margine operativo al 3,6% dal 5,6% del 2011 a causa di ritardi nella fatturazione di cavi ad alta tensione e alla persistenza di una forte concorrenza per i cavi sottomarini; il debito netto è salito a 566 milioni dai 22 di fine dicembre 2011 soprattutto per l’acquisto dell’americana AmerCable per 211 milioni di euro.
In ogni caso per gli analisti si tratterebbe di difficoltà specifiche solo dii Nexans. La forte concorrenza del settore e quindi la pressione sui margini sarebbe un problema non nuovo e già scontato anche nelle quotazioni di Prysmian.