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Banco Popolare torna alla normalità

Il gruppo bancario ha approvato il bilancio di esercizio 2011, parzialmente influenzato dalle rettifiche di valore in seguito al perfezionamento della fusione tra Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana – Perdita netta di 2,2 miliardi di euro, ma l’utile consolitado è pari a 574 milioni di euro.

Banco Popolare torna alla normalità

Banco Popolare approva il bilancio dell’esercizio 2011, largamente influenzato dalla rilevazione contabile delle rettifiche di valore sugli avviamenti iscritti, in occasione del perfezionamento dell’operazione di aggregazione del Banco Popolare di Verona e Novara con la Banca Popolare Italiana il primo luglio 2007.

L’iscrizione di tali rettifiche ha risposto al deterioramento dello scenario macroeconomico in cui si sono combinati, dopo la chiusura del primo semestre, gli effetti della crescita del rischio sovrano nell’area euro, il basso livello tassi di mercato, i cambiamenti nel quadro regolamentare e le incertezze gravanti sulle prospettive di crescita economica per i prossimi anni.

In ogni caso, dopo le suddette rettifiche il Gruppo ha chiuso l’esercizio con una perdita netta consolidata pari a 2.257,3 milioni di euro. Escludendo l’impatto straordinario di natura puramente contabile rappresentato dalle svalutazioni descritte, Banco Popolare ha peraltro confermato le proprie capacità reddituali realizzando in un difficile contesto un utile netto consolidato pari a 574 milioni di euro rispetto ai 308 milioni dell’esercizio precedente (+86,4%).

Escludendo l’impatto dell’impairment degli avviamenti e l’apporto di Italease, l’utile netto del Banco Popolare “stand alone” sarebbe pari a 700,7 milioni contro i 255,5 milioni dell’esercizio precedente. L’evoluzione dei principali aggregati patrimoniali consolidati mostra che la raccolta diretta al 31 dicembre 2011 raggiunge i 100,2 miliardi. Escludendo la componente riferita a Banca Italease, le operazioni pronti contro termine e la raccolta rappresentata da obbligazioni ed altri titoli, l’aggregato della raccolta “in senso stretto”, principalmente conti correnti, cresce dello 0,8% da inizio anno. In particolare la raccolta dalle famiglie e dalle piccole imprese evidenzia un incremento del 5,2% rispetto a fine 2010.

L’andamento dei mercati, incidendo negativamente sulla valorizzazione degli strumenti finanziari, ha determinato una riduzione della raccolta indiretta a 64,4 miliardi, in calo del 15,5% rispetto a fine 2010. Gli impieghi lordi ammontano a 97,5 miliardi. Il Gruppo ha proseguito nel corso del 2011 la strategia di indirizzo degli impieghi verso la propria clientela tradizionale, garantendo un maggior sostegno alle famiglie e ai Piccoli Operatori Economici, con un incremento rispettivamente del 9,4% e dell’1,5% rispetto a fine 2010.

Nel corso dell’esercizio Banco Popolare ha perseguito il rafforzamento della propria posizione patrimoniale. L’aumento di capitale perfezionato ad inizio esercizio e le successive azioni manageriali hanno permesso al Gruppo di migliorare il proprio Core Tier 1 ratio di circa 140 punti base. L’indice è infatti passato dal 5,7% di fine 2010 all’attuale 7,1%. Al 31 dicembre 2011 il Tier 1 ratio raggiunge l’ 8,3% (7,2% al 31 dicembre 2010) ed il Total capital ratio si attesta all‘11,7% (10,7% il dato consuntivo alla fine dell’esercizio precedente).

Il percorso di rafforzamento patrimoniale è proseguito anche dopo la fine dell’esercizio 2011 con il perfezionamento, il 20 febbraio 2012, dell’operazione di riacquisto da parte del Banco Popolare di titoli Tier 1 e Tier 2 di propria emissione per oltre 1,2 miliardi di valore nominale. Per effetto dell’operazione il Core Tier 1 Capital Ratio pro-forma raggiunge il 7,3%.

Il significativo rafforzamento patrimoniale già conseguito rafforza l’impegno del Gruppo nelle successive tappe del percorso pianificato, prima fra tutte l’ottenimento della validazione per l’adozione dei modelli interni per la misurazione dei rischi di mercato e di credito.

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