L’Europa chiama, l’Inter è pronta a rispondere? Con questo interrogativo grande come una casa, il popolo nerazzurro guarderà la partita di Udine (ore 20.45), lo scontro diretto che può portare al terzo posto. Che significa Champions League, dunque prestigio ma soprattutto denaro, tanto denaro. E’ per questo che Massimo Moratti, dopo la sconfitta di Torino contro la Juventus, decise di licenziare Ranieri in virtù di Stramaccioni, nel tentativo di dare una scossa ad un ambiente quantomai depresso.
Tre partite e sette punti dopo, l’Inter si ritrova di nuovo a lottare per un posto nell’Europa che conta, e gran parte del merito va proprio al neo allenatore, che ora vede salire le proprie quotazioni per la prossima stagione. “Se arriva terzo lo confermo” aveva detto Moratti dopo averlo assunto e Stramaccioni lo ha preso in parola: “Moratti mi ha detto “devi vincere”, dunque dobbiamo vincere. E’ un patto banale che credo il presidente d’ora in poi chiederà a tutti i suoi allenatori. Vincere fa parte dell’essere all’Inter, è normale ed è bello così. Non so se vincere da qui alla fine vorrà dire restare: sicuramente è un sogno, ma per me ora esiste solo l’Udinese”.
Difficile credergli quando dice di non pensare al futuro, ma su una cosa Stramaccioni di sicuro non mente: Udine sarà decisiva. I bianconeri attraversano un momento tutt’altro che brillante, ma restano un gruppo difficile da affrontare, soprattutto in casa loro. Stramaccioni sa bene che non sarà facile uscire dal Friuli con i tre punti: “Il valore dell’Udinese è innegabile. In casa poi hanno costruito la loro posizione in classifica e questo rende l’idea della difficoltà della partita. L’Udinese ha caratteristiche che potrebbero farci male: stiamo lavorando perché ciò non avvenga, ma senza snaturare la nostra identità”.
Leggendo tra le righe, il tecnico nerazzurro confermerà il 4-3-3, che eventualmente verrà cambiato solo quando rientrerà Sneijder (domenica 22 a Firenze?). Rispetto alla partita contro il Siena ci sarà un’unica variante, peraltro obbligata: Chivu giocherò centrale al fianco di Lucio, con Nagatomo sulla sinistra. Samuel (che peraltro sarebbe stato squalificato) ha riportato uno stiramento all’adduttore della gamba destra, che lo costringerà ai box per almeno tre settimane. Una brutta tegola per Stramaccioni, proprio ora che la lotta al terzo posto entra nel vivo.
Da qui alla fine infatti, l’Inter affronterà anche la Lazio: “Mi piace essere artefice del mio destino. Adesso però siamo indietro e dobbiamo essere realisti. Se chi ci sta davanti non sbaglia niente siamo fuori. Per questo preferisco giocarmela fino in fondo. Siamo l’Inter, meglio giocarcela che attendere gli altri”.
PROBABILI FORMAZIONI
Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje; Di Natale.
In panchina: Padelli, Neuton, Pasquale, Abdi, Fabbrini, Barreto, Floro Flores.
Allenatore: Francesco Guidolin.
Squalificati: Pinzi.
Indisponibili: Badu, Isla, Basta, Ferronetti, Battocchio, Benatia.
Inter (4-3-3): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Chivu, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Obi; Forlan, Milito, Zarate.
In panchina: Castellazzi, Ranocchia, Faraoni, Poli, Stankovic, Alvarez, Pazzini.
Allenatore: Andrea Stramaccioni.
Squalificati: Samuel.
Indisponibili: Sneijder, Maicon, Castaignos, Samuel.
Arbitro: Luca Banti (Livorno)
Assistenti: Preti – Copelli.
Quarto uomo: Rizzoli.