Forte rialzo dei rendimenti sui Btp a tre anni. Nell’asta di questa mattina i tassi d’interesse sui bond collocati dal Tesoro sono schizzati fino al 3,89%, contro il 2,76% dell’asta precedente. In tutto, il ministero dell’Economia ha venduto titoli con scadenza a marzo 2015 per 2,884 miliardi, contro un ammontare massimo previsto pari a 3 miliardi. Buona la domanda.
Dopo la comunicazione dei risultati dell’asta, Piazza Affari ha accentuato le perdite. A fine mattinata Milano è in rosso dell’1,7%, la peggiore fra le principali Borse europee. Negli stessi minuti viaggiano in negativo anche Parigi (-0,7%) e Londra (-0,30%), mentre Francoforte si attesta poco oltre la parità (+0,04%).
Lo spread fra i Btp a 10 anni e i corrispettivi bund tedeschi rimane a 369 punti base, sostanzialmente in linea con la chiusura di ieri. I rendimenti sui nostri titoli decennali si attestano al 5,47%.
I risultati dell’asta di oggi sono “nelle aspettative – ha commentato il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli -, abbiamo avuto una forte domanda e l’andamento dei tassi deve rispondere alle condizioni del mercato che ci sono adesso. Le aste riflettono le condizioni del mercato”.
“L’importante è avere una continua buona domanda – ha spiegato ancora Grilli -, l’importante è che i nostri titoli di Stato non abbiano avuto segnali negativi in termine di domanda, i tassi invece riflettono i mercati. Abbiamo scelto di non prendere tutta la domanda che c’era perchè non avevamo l’urgenza di fare funding a tassi che non siano secondo noi quelli giusti”.