Non accennano a calare le tensioni sui debiti pubblici dei Paesi periferici dell’Eurozona. A farne le spese è soprattutto la Spagna, seguita ruota dal nostro Paese. All’inizio del pomeriggio lo spread fra i Btp a 10 anni e i corrispettivi bund tedeschi è arrivato a sfondare il muro dei 390 punti base, toccando un massimo di giornata a quota 395. Si tratta del livello più alto dallo scorso gennaio. Prosegue così l’escalation degli ultimi giorni, dopo che venerdì scorso, prima delle festività pasquali, il differenziale italiano aveva chiuso sui 371 punti. In parallelo si alza anche l’asticella dei rendimenti sui Btp decennali, tornati al 5,6%.
Negli stessi minuti anche lo spread di Madrid continua la sua corsa verticale. Il differenziale spagnolo è arrivato a 428 punti: un rialzo più che deciso rispetto ai 402 dell’ultima chiusura. In questo caso, quello registrato oggi è il valore più alto addirittura dallo scorso novembre.
Intanto, l’atmosfera da profondo rosso continua anche sui mercati azionari. Milano lascia sul campo quasi tre punti e si conferma maglia nera fra i listini europei. Ma anche le altre principali piazze del vecchio registrano oggi perdite significative: Parigi è negativa di oltre un punto e mezzo, seguita da Francoforte (-1%) e Londra (-0,9%).