La conferenza stampa di Vinovo, nel corso della quale è stato presentato il nuovo accordo di sponsorizzazione tra Fiat e la Juventus, ha preceduto una giornata intensa per i vertici del gruppo. E’ in programma, infatti, il Cda di Exor dedicato ai conti d’esercizio. Ma Sergio Marchionne ha colto l’occasione per spezzare di nuovo una lancia a favore di Mario Monti, “l’unico in grado di traghettare il Paese” nell’anno pre-elettorale, rispettando le attese dei mercati internazionali, “al cui giudizio l’Italia, il terzo Paese più indebitato al mondo, non può certo sottrarsi”.
Sull’articolo 18, in particolare, Marchionne si schiera a fianco del Governo, in indiretta polemica con Emma Marcegaglia. “La sfida per il Paese è molto più complessa dell’articolo 18, è la sfida per la competitività. Cerchiamo di non scherzarci, ci stiamo giocando il futuro”, ha ammonito l’ad del Lingotto. “Trovare un equilibrio su questo nodo – ha proseguito – è molto difficile, la prova dell’efficacia della sua modifica si vedrà dalla reazione dei mercati, dallo spread e dalla credibilità che il Paese manterrà in questo processo”.
Anche il fattore tempo avrà il suo peso. “Fiat e Fiat Industrial riescono a sopravvivere a tutti gli eventi anche se rimarremo bloccati in Parlamento per otto mesi, ma è la credibilità nostra di imprenditori che giriamo il mondo nell’associarsi a un Paese che non riesce a risolvere il suoi problemi. Noi abbiamo bisogno che le cose si risolvano, facciamo scelte chiare”.