I mercati asiatici sono cresciuti per il terzo giorno consecutivo sull’onda di dati superiori alle aspettative per l’industria manifatturiera statunitense, ma molti titoli giapponesi sono calati all’annuncio di uno yen ai massimi mensili sul dollaro Usa. I titoli legati alle comodity hanno guidato la corsa a seguito dei balzi dei prezzi delle materie prime. L’indice MSCI Asia Pacific è salito dello 0,2% a 127.35 alle 9:04 a Tokyo prima dell’apertura del mercato di Hong Kong.
L’indice aveva già guadagnato lo 0,4% ieri, estendendo il suo miglior rally trimestrale dal terzo trimestre del 2010. In controtendenza, il Nikkei 225 Stock Average è calato dello 0,5 per cento. In particolare Honda e Toyota hanno lasciato valore sul terreno, in un momento in cui gli analisti temono un ridimensionamento degli utili per queste due case automobilistiche particolarmente esposte sul mercato americano.
Sul fronte valutario, il dollaro australiano è risultato ai minimi da sei mesi contro il dollaro neozelandese (considerato oggi una valuta rifugio) alla vigilia della riunione della Federal Reserve australiana. Il cosiddetto ‘aussie’ è sceso anche contro lo yen, prima dell’annuncio dei dati cinesi sull’industria non-manifatturiera, tra le preoccupazioni di un rallentamento della seconda economia mondiale, nonché principale Paese destinatario dell’export di Canberra. La valuta australiana è calata dello 0,1% a 1,2641 sul dollaro neozelandese e dello 0,3% a 85.30 sullo yen.
http://www.bloomberg.com/news/2012-04-03/asian-stocks-gain-as-u-s-manufacturing-beats-estimates.html
http://www.bloomberg.com/news/2012-04-02/aussie-kiwi-dollars-remain-higher-before-u-s-report.html
