La Avon rifiuta l’offerta di Coty. Il colosso americano dei cosmetici ha fatto sapere di ritenere del tutto inopportuna l’offerta di 10 miliardi di dollari presentata ieri dalla connazionale industria dei profumi. Coty, società non quotata in borsa, aveva offerto un prezzo per azione con un premio del 27% superiore alla quotazione di mercato (23,25 dollari).
Cifre che però non ha convinto il presidente di Avon, Andrea jung, considerata una delle donne più influenti d’America. Intanto il titolo ieri è schizzato a +17%, segnando una delle performance migliori a Wall Street.
Si prepara dunque una lotta per l’acquisizione della società, fondata 125 anni fa, che ultimamente non viaggia in acque limpidissime, tra crolli dei profiti e inchieste giudiziarie per corruzione e bustarelle che ne hanno messo sotto osservazione i vertici. Tutto lascia intendere che Coty, il colosso della profumeria fondato in Francia ma che oggi ha sede a New York, continuerà il corteggiamento della Avon, cominciato nell’ottobre scorso.
Il gruppo in questi mesi si è lanciato in una serie di operazioni volte ad acquisire società. Tra le ultime, il produttore di smalti Opi Products, il protagonista di creme Philosophy Inc, e due investimenti esteri: la tedesca Dr Scheller Cosmetics e di una quota di maggioranza della Tjoy Holdings.