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Wall Street sale ai massimi dal 2007, Milano resta invece al palo

Piazza Affari intorno alla parità – Si sta perdendo lo slancio di inizio anno: colpa del calo delle banche – Wall Street è ai massimi da 5 anni: exploit di Apple e Avon, crollo di Groupon ma decisivi sono i dati macroeconomici americani e cinesi – Fiat a due facce: Chrysler al record, male il mercato italiano – Rcs divisa sulla conferma di Perricone come ad.

Wall Street sale ai massimi dal 2007, Milano resta invece al palo

WALL STREET SALE AI MASSIMI DAL 2007

MILANO IN CODA. IN TENSIONE I BTP 2

La Borsa italiana è stata, per l’intera seduta, in fondo al plotone dei mercati. Alla fine, Piazza Affari -0,2% è l’unica ad aver chiuso in terreno negativo, surclassata dalla Bolsa di Madrid +0,38%, oltre che da Londra +1,85%, Francoforte è 1,58% e Parigi + 1,14%. Solo un mini rally nell’ultima ora ha risollevato le sorti del listino milanese, sull’onda dei dati positivi in arrivo dagli Usa. E’ difficile trovare una spiegazione precisa a quest’iniezione di sfiducia per le azioni del Bel Paese, anche perché la tenuta dei Btp smentisce l’ipotesi di una pioggia di vendite legata alla non facile congiuntura politica nostrana. il Btp decennale ha subito qualche oscillazione, ma a fine seduta presenta un rendimento del 5,07%, in lieve calo rispetto a venerdì. Lo spread con il Bund è sceso a 327 (2 punti in meno). Il distacco dalla Spagna è costante (23 punti di spread). Ma il quadro, valido per i titoli a 10 anni, cambia se si guarda alle emissioni a breve: rispetto all’inizio di marzo i Btp a due anni rendono un punto percentuale in più. E’ il segnale che i mercati, una volta esauriti gli acquisti legati ai prestiti della Bce, tendono a liberarsi dei titoli a breve, perché preoccupati da una certa rilassatezza della politica nostrana.

In attesa di sciogliere l’enigma va registrata la performance di Wall Street. L’indice Dow Jones +0,4% è salito ieri sera ai massimi dal dicembre 2007 a quota 13,263 punti. Lo S&P 500 sale dello 0,7,il Nasdaq dello 0,91%,

Da rilevare: a) il crollo di Groupon – 12,2%, dopo avere diffuso risultati nettamente al di sotto delle attese; b) il nuovo rialzo di Apple +1,9%. Un broker , Topeka Capital Markets, ha fissato un target price a 12 mesi di 1.001 dollari per azione; c) il volo di Avon +17% dopo che Coty ha lanciato un’offerta da 10 miliardi di dollari per comprare la società pagando un premio del 27%.

A favorire il rally sono stati i buoni dati macroeconomici provenienti dalla Cina e dagli Usa: in entrambi i Paesi l’indagine di marzo fra i direttori degli acquisti delle aziende ha mostrato un’accelerazione dell’industria superiore alle attese. Ora gli operatori aspettano con ansia crescente i due dati clou della settimana: l’andamento dell’occupazione Usa e la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione della Fed. Si tratta di indicazioni-chiave per valutare la possibilità di un nuovo allentamento della politica monetaria di Ben Bernanke.

Seduta in tono minore per le Borse asiatiche, condizionate dalla chiusura per festività della piazza cinese. In calo l’indice Nikkei 225 a Tokyo – 0,54%, sull’onda delle previsioni di un rafforzamento dello yen. In ripresa, al contrario l’Hang Seng +0,48%.

In Europa e negli Usa hanno brillato i titoli del settore auto. In Germania BMW ha guadagnato il 2,6%, Daimler +2%.

Dagli Stati Uniti arrivano buone notizie per Sergio Marchionne: Chrysler, secondo Bloomberg, ha registrato la miglior performance mensile del mercaio, con un rialzo delle vendite del 31%, doppio rispetto a Gm e Toyota. Ma la Fiat -1,2% deve preoccuparsi del tonfo sul mercato italiano, davvero “orribile” come anticipato dal suo numero uno. Le immatricolazioni di auto del mese di marzo in Italia si attestano a 138.137 veicoli, in ribasso del 26,72% su anno. Le immatricolazioni del gruppo Fiat sono pari a 35.942 veicoli, il livello più basso degli ultimi 32 anni, in calo del 35,6% annuo. La sua quota di mercato si attesta al 26,02% dal 28,31% di febbraio.

Intanto, alla vigilia dell’assemblea di bilancio di domani, le assise dei soci ordinari e privilegio hanno approvato la proposta di convertire i titoli in ordinari nel rapporto di 0,875 ordinarie per 1 risparmio. La decisione, disse a suo tempo Marchionne, serve a facilitare la fusione con Chrysler visto che negli Usa non esistono tali categorie di titoli.

I dati hanno spinto in rialzo il petrolio Wti a 104,6 dollari il barile (+1,5%). Sale Total +2,3%, l’Eni -0,2% scende.

Enel -1,1% paga il forte rallentamento dei consumi di energia elettrica in Spagna, dove opera la controllata Endesa. Il titolo del gruppo energetico rappresenta il 13% circa della capitalizzazione di Borsa.

Forti ribassi per le banche, nonotante il recupero finale : Unicredit è scesa dell’1,4%, Banco Popolare -1%, Pop.Milano -1,9%. Intesa -0,8% nonostante il buy di Goldman Sachs. . MontePaschi , dopo forti oscillazioni, ha chiuso in progresso dell’1,9%.

Le fondazioni azioniste di Unicredit presenteranno la lista per il rinnovo del cda con il nome del nuovo presidente il 16 aprile, ultimo giorno utile. Lo ha detto Marco Cammelli, presidente della Fondazione Del Monte di Bologna, al termine di una riunione tra tutte le fondazioni azioniste. Prima della riunione, il presidente della Fondazione Crt, Andrea Comba aveva spiegato che il nome “è ancora da trovare” e che i candidati indicati dalla stampa come componenti di una shortlist – Gian Maria Gros-Pietro, Angelo Tantazzi e Giuseppe Vita – “sono tutti bravi, bravissimi”.

Intanto sembra certo l’ingresso di Luca di Montezemolo nel board: sarà uno dei due consiglieri designati da Al Aabar, il fondo di Abu Dhabi primo azionista singolo della banca.

S&P’s ha reso noto oggi di aver messo il rating della Popolare di Milano in osservazione negativa. Attualmente la valutazione dell’agenzia di credito per il debito a lungo termine della Popolare è a ‘BBB-“, ultimo gradino dell’investment grade. L’agenzia di rating ha commentato la decisione dicendo che il recente annuncio delle perdite riportate dalla banca avranno un impatto negativo sui ratio patrimoniali.    

Unipol è scesa dell’1,7% dopo il raggruppamento delle azioni (1 nuova per ogni 100 vecchie). Fondiaria-Sai -3%.

Tra i pochi titoli positivi, Salvatore Ferragamo è salita del 2,8%, in scia al buon dato sull’economia cinese. Pirelli ha guadagnato il 4,2%, Diasorin ha chiuso in progresso dell’1,2%, Luxottica +0,6%

E’ durato circa quattro ore il patto di sindacato di Rcs convocato per discutere la governance del gruppo editoriale, in vista della presentazione della lista per il rinnovo del cda che deve essere depositata entro il 7 aprile. Si sono intrattenuti un po’ più a lungo Renato Pagliaro, John Elkann, Giovanni Bazoli e il presidente del patto Francesco Pesenti . Alla riunione, nella sede di via Rizzoli di Rcs, non era presente Marco Tronchetti Provera (Pirelli).

Il Patto tornerà a riunirsi domani nella speranza di poter trovare finalmente la soluzione: il nodo principale sta nella proposta Fiat-Mediobanca di puntare su un board composto in maggioranza da indipendenti, prospettiva rifiutata dal acuni soci, a partire da Diego Della Valle, che insiste nella riconferma di Antonello Perricone ad amministratore delegato.

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