Il problema è scarsità di acqua potabile. La soluzione potrebbe venire dal sole, ma gli assolatissimi Paesi del Golfo non si lasciano convincere facilmente. Oggi a Doha si è chiuso il terzo summit degli investitori in energie alternative del Qatar, e il dibattito conclusivo è stato proprio su questo tema: “I Paesi del Golfo e l’energia solare: a che punto siamo e dove vogliamo arrivare nei prossimi anni?”.
L’energia derivante dal sole potrebbe essere usata da questi Paesi per i processi di dissalazione dell’acqua. Purtroppo, nessuno di loro ha ancora percorso questa strada, né sono stati messi in cantiere dei progetti che vadano in questa direzione.
In effetti, “l’energia solare da sola è troppo costosa – spiega Mohamed Darwish, capo ricercatore all’Istituto di Ricerca sull’Energia e l’Ambiente del Qatar -, ma combinata con il gas naturale è la soluzione migliore, poiché il gas riduce di circa il 50% i costi dell’energia solare”.
Non solo. Sfruttare l’energia del sole vuol dire anche ridurre le emissioni di gas serra, permettendo alle imprese di non pagare le spese legate all’inquinamento. La gestione dei costi relativi al solare è però molto complessa.
Secondo l’analisi di Hassan Harajli, project manager al programma di sviluppo delle Nazioni Unite, i costi di manutenzione degli impianti sono molto bassi, ma i costi iniziali sono invece piuttosto pesanti. Quando si decide d’investire in questo tipo d’energia bisogna quindi siglare contratti di lungo termine, di almeno 20 anni circa.