Non c’è solo l’articolo 18 a turbare i sonni di Elsa Fornero. Nella lista delle questioni da risolvere in mano al ministro del Lavoro c’è ancora un capitolo importante da chiudere, quello sulle pensioni. La riforma varata con il salva-Italia è già legge, ma i suoi effetti collaterali vanno ancora curati: primo fra tutti quello degli esodati.
A far risalire la temperatura anche su questo argomento ci ha pensato il sottosegretario al Tesoro, Gianfranco Polillo, che ieri sera su La7 ha fatto preoccupare migliaia di italiani: “Gli esodati – ha detto intervenendo alla trasmissione “In Onda” – hanno firmato un accordo con le aziende. Se cambiano le condizioni che hanno legittimato quell’accordo, secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico, possono chiedere che quell’accordo sia nullo“.
E dal ministero è arrivata subito la replica gelida: se il sottosegretario ha la ricetta giusta per risolvere il problema – hanno detto da via Molise – se ne deve far carico personalmente. Più dura ancora la Cgil, che parla di “improvvisazioni irresponsabili” e si chiede se sia stata avvisata Confindustria.
Molti hanno interpretato le parole di Polillo come un classico invito ad arrangiarsi, quasi che il Governo non abbia gli strumenti legislativi per intervenire. Eppure è stato proprio l’Esecutivo a mettere in difficoltà i cosiddetti esodati. Con questo termine ci si riferisce a tutti quei lavoratori che – accettando incentivi economici dalla propria azienda in crisi – si sono licenziati con la prospettiva di andare in pensione entro i successivi due anni.
Con i nuovi requisiti anagrafici previsti dalla riforma Fornero, questi lavoratori non potrebbero più iniziare a ricevere l’assegno previdenziale nei tempi previsti, ma ormai hanno lasciato il lavoro ed essendo in età avanzata le loro prospettive di reinserimento sono praticamente nulle. Senza un correttivo pensato appositamente per loro dall’Esecutivo, queste persone rischierebbero di ritrovarsi ben presto senza stipendio né pensione.
Dopo la reprimenda di Fornero al membro del suo governo, anche Casini si è schierato contro il sottosegretario: “Polillo sugli esodati ha sbagliato – ha detto il leader dell’Udc, ospite ad “Agora” su Rai Tre -. Su questo tema, che riguarda migliaia di lavoratori, si deve parlare con una voce sola e idee chiare, perche’ al momento la soluzione non c’è. Ma c’è la volontà dei partiti e del Governo di trovarla”.
Quanto alla composizione dell’universo degli esodati, si tratta di ben 350 mila persone, e “solo nel settore bancario sono ventiduemila – ha detto Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il maggiore sindacato bancario -, di cui quindicimila già usciti e settemila in procinto di uscire entro il 2013, secondo gli accordi sugli ultimi piani industriali legittimamente firmati da Banche e organizzazioni sindacali”.