La seconda stima di Eurostat sul Pil dell’Eurozona nell’intero 2011 e, più nello specifico, nel quarto trimestre, conferma sostanzialmente i dati resi noti già lo scorso 14 febbraio, rivedendo, però, in peggio il dato sull’anno solare con la crescita aggiustata al ribasso dall’1,5% all’1,4%. I dati sulla contrazione del Pil nel quarto trimestre, nell’Eurozona e nell’intera Ue, invece, rimangono invariati a -0,3% rispetto al trimestre precedente.
Nell’ultimo trimestre, infatti, il Pil è cresciuto solo in Slovacchia (+0,9%), Francia (+0,2%) e Finlandia (+0,1%), mentre Cipro ha fatto registrare una crescita nulla. I cali più pesanti si sono registrati in Portogallo (-1,3%), Estonia (-0,8%), in Italia e Olanda (-0,7%), mentre Germania, Belgio e Regno Unito hanno perso lo 0,2%. In calo dello 0,3% la Spagna.
Su base annua il Pil della zona Euro è aumentato dello 0,7%, mentre quello italiano è sceso dello 0,5%.
Durante un convegno a Parigi, quest’oggi, ha parlato della situazione economica europea Olli Rehn, commissario Ue agli Affari economici e monetari, che ha confermato come l’Ue stia attraversando una lieve recessione, affermando inoltre che ci sono segni di miglioramente e che i rischi di credit crunch sembrino essere ormai scongiurati, grazie anche all’iniezione di liquidità operata nei giorni scorsi dalla Bce.