Continua a diminuire la tensione sui titoli di Stato Italiani: lo spread non frena la sua corsa al ribasso e stamane torna sotto il muro dei 320 punti base, dopo aver aperto a 337. A fine mattinata il differenziale di rendimento fra i Btp a 10 anni e i corrispondenti Bund tedeschi si attesta a quota 319, il livello più basso dal primo settembre ad oggi. Il tasso d’interesse sui nostri bond decennali cala così al 5,03%.
Il trend positivo dello spread è iniziato da diverse settimane, ma l’accelerazione di oggi è legata alla nuova maxi asta di prestiti svolta ieri dalla Bce, che ha distribuito a circa 800 banche europee quasi 530 miliardi di euro in tutto. Si tratta di finanziamenti a tre anni con un tasso bassissimo, appena l’1%. A queste condizioni, alle banche di Paesi come Italia e Spagna conviene usare questa nuova liquidità per investire nei titoli di Stato dei propri paesi, speculando sulla differenza dei rendimenti e allo stesso tempo dando un contributo decisivo al crollo dei differenziali. Anche lo spread della Spagna continua infatti a calare (307 punti stamane, dai 317 dell’apertura), anche se la forbice con il valore italiano si è ormai sensibilmente ridotta.
“L’imprevedibilità degli spread non è trascurabile – ha detto ieri il premier Mario Monti -. Ma nel caso dell’Italia stiamo assistendo a una stabile, anche se graduale, riduzione del differenziale nelle ultime settimane. Onestamente non vedo per quale ragione ciò dovrebbe cambiare“.
