La retribuzione lorda nella grandi aziende italiane a dicembre ha registrato segnali crescita, rispetto al mese precedente, dello 0,8%. Il dato è stato comunicato oggi dall’Istat e il riscontro è certamente incoraggiante se raffrontato con il rapporto pubblicato due giorni da Eurostat, che vede l’Italia fanalino di coda nell’area euro in quanto a retribuzioni (in quel caso però non erano prese in esame le grandi aziende, ma tutte quelle con almeno 10 dipendenti).
Secondo l’Istituto di statistica, dunque la retribuzione lorda per ora lavorate (al netto della stagionalità) nelle grandi imprese aumenta, e in termini tendenziali l’indice grezzo aumenta del 5,3%. Nella media del 2011 le retribuzioni sono aumentate dello 0,7%, mentre il costo del lavoro dello 0,8%. Da notare però che l’aumento dei salari è inferiore all’inflazione registrata nell’anno (2,8%).
Per quanto riguarda l’occupazione, sempre l’Istat ha rilevato che a dicembre nelle grandi imprese (al netto della stagionalità) al lordo dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig) è rimasta invariata rispetto a novembre. Al netto dei dipendenti in Cig si registra un aumento dello 0,2%.
Nel confronto con dicembre 2010 l’occupazione nelle grandi imprese scende dello 0,5% al lordo della Cig e dello 0,7% al netto dei dipendenti in Cig. Al netto degli effetti di calendario, si registra una diminuzione tendenziale del numero di ore lavorate per dipendente (al netto dei dipendenti in Cig) dello 0,2%. L’incidenza delle ore di cassa integrazione guadagni utilizzate è pari a 35,5 ore ogni mille ore lavorate, in aumento di 1,1 ore ogni mille rispetto a dicembre 2010.