Alla fine ha “vinto” la Juventus. La squalifica di 3 giornate inflitta a Ibrahimovic in seguito all’espulsione rimediata nel corso della partita con il Napoli è stata infatti oggi confermata dalla Corte di Giustizia federale, presso la quale il Milan aveva presentato ricorso dopo la prima decisione del Giudice sportivo.
Nonostante le speranze rossonere (a dire il vero neanche troppo convinte) di poter vedere in campo Ibrahimovic nella sfida scudetto con la Juve di sabato sera, la decisione era nell’aria. Innanzitutto perché 3 giornate è la sanzione minima prevista dal regolamento in caso di espulsione diretta e di comportamento giudicato “violento”, e così è stato ritenuto il “buffetto” rifilato dallo svedese ad Aronica.
E poi perché un cambio di decisione a soli due giorni da una partita così delicata avrebbe inevitabilmente scatenato un putiferio di polemiche, di cui non c’era bisogno vista la tensione già altissima dopo le schermaglie Allegri-Conte e la querelle tra Abete e Andrea Agnelli su Calciopoli.