Lottomatica e Snai fanno ricorso contro la sentenza di primo grado della Corte dei Conti del Lazio. Venerdì scorso, a conclusione dell’inchiesta sui videopoker illegali, la magistratura contabile ha condannato le due concessionarie made in Italy a pagare rispettivamente 100 e 210 milioni di euro. In tutto sono state multate 10 aziende e le sanzioni complessive hanno raggiunto i due miliardi e mezzo di euro.
Lottomatica ritiene che “la sentenza trascuri numerosi ed essenziali elementi contenuti nella consulenza richiesta dalla stessa Corte dei Conti a Digit Pa – si legge in una nota della società -. Tali elementi, unitamente a quelli portati da Lottomatica Videolot Rete, proverebbero l’assenza di responsabilità” da parte dell’azienda. Inoltre, “nelle motivazioni della sentenza non si ravvisa in alcun modo evidenza del danno arrecato all’erario che, come si legge nelle motivazioni stesse, ‘stante l’impossibilità di calcolare il danno effettivo subito’, viene valorizzato utilizzando un metodo destituito di ogni fondamento”.
Anche Snai comunica che “impugnerà la sentenza allo scopo di far emergere la correttezza della propria condotta, da cui non può conseguire responsabilità di sorta”. Quanto all’operazione di integrazione con Cogetech S.p.A , la società ricorda che “tra i concessionari destinatari della sentenza in argomento vi è anche Cogetech stessa, la quale è stata condannata al pagamento della somma di 255 milioni di euro (compresa rivalutazione monetaria). Snai sta valutando anche l’impatto che la sentenza può avere sul completamento dell’operazione in oggetto”.
A circa un’ora dall’apertura degli scambi, a Piazza Affari i titoli delle due società viaggiano entrambi in positivo. Lottomatica guadagna lo 0,3%, mentre Snai rimbalza di un più 1,87%, dopo il crollo registrato nell’ultima seduta (-8,28%).