Minuto 85: Acquafresca semina 4 (!) giocatori dell’Inter come birilli e insacca il terzo pallone della serata nella porta di Julio Cesar. Il popolo nerazzurro esplode di rabbia, ma prima di riempire di insulti d’ogni genere squadra e dirigenti, intona un coro che sa tanto di richiesta d’aiuto: “Josè Mourinho lalalalalala Josè Mourinho lalalalalala….”. La fotografia della serata interista è questa, più dell’abbandono di Moratti (uscito a fine primo tempo, non era mai successo!), più della contestazione di un centinaio di tifosi fuori da San Siro (insulti per tutti, calci alla macchina dell’ad Paolillo). Il pubblico interista rivuole il suo condottiero, ma Josè Mourinho non tornerà, almeno non subito.
La realtà è dura, molto più di quello che si potesse immaginare anche solo 7 giorni fa. Facile prendersela con Ranieri, autore anche ieri di un “minestrone” di moduli degno del miglior Oronzo Canà, ma le responsabilità maggiori vanno a giocatori e dirigenti. I primi non hanno più nulla da dare, neanche quel briciolo di orgoglio che permetterebbe perlomeno di evitare figuracce del genere, i secondi stanno raccogiendo i frutti di un “lavoro” folle. Distruggere in meno di due anni un carrarmato capace di vincere tutto non era facile, ma Moratti e i suoi ci sono riusciti. Non ha più senso parlare delle singole partite (a proposito, complimenti a Di Vaio per la doppietta), nè guardare classifica e calendario. Un’Inter così può solo andare a rotoli e quel che è peggio è che siamo solo a metà febbraio.
I vecchi eroi del triplete non hanno più stimoli e motivazioni e i nuovi (Ranocchia su tutti, ma anche Pazzini non scherza!) sono entrati in un tunnel lungo e profondo. Ora i tifosi si chiedono come salvare la barca, qualcuno ha ipotizzato addirittura le dimissioni di Claudio Ranieri. “Non ci penso neanche – ha ribattuto il tecnico nerazzurro – noi siamo uniti e cercheremo di risolvere la situazione. I cori per Mourinho? Giusti, ma ora lui non c’è più…”.
Fa quasi tenerezza Ranieri, ma è chiaro che il suo futuro all’Inter è segnato. Ora bisognerà chiudere al meglio la stagione, cercando di non sprofondare negli abissi della bassa classifica. Il terzo posto? Da ieri sera è ancora più lontano (anche il Napoli è passato davanti, la Roma potrebbe fare lo stesso domenica), ma forse parlarne non ha neanche più senso.
A proposito di Champions: mercoledì l’Inter scenderà in campo a Marsiglia. Trasferta insidiosissima, un ulteriore crollo potrebbe portare all’esonero di Ranieri, con il conseguente interregno di Baresi e Figo fino a giugno. Non lo auguriamo a nessuno, ma sarebbe il degno finale di una stagione quantomai grottesca.