Come trasformare quattro giorni di festa in un business colossale. E’ il celebre Carnevale di Rio de Janeiro che ogni anno genera un flusso di denaro enorme, l´equivalente a quello che è in grado di muovere solo l´organizzazione di un Mondiale di calcio. Del resto, il Comune di Rio stima l’arrivo in città di almeno 850mila turisti, di cui circa 250mila dall’estero. Ma le previsioni potrebbero rivelarsi ben più positive, se verrà confermata la tendenza degli ultimi anni: l’anno scorso ad esempio furono previsti 740mila turisti, ma alla fine ne arrivarono un milione.
Per fare un paragone, nel 2010 i turisti che visitarono il Sudafrica durante le quattro settimane in cui si disputarono i Mondiali di calcio, furono poco più di 3milioni. Rio in soli quattro giorni ne riceverà un terzo. Un affare che secondo le previsioni più negative vale 350milioni di euro, ma che può superare perfino i 500milioni, secondo l´Agenzia turistica cittadina. Le stime, riportate dal quotidiano Valor Econômico, prevedono che il 32% delle spese dei turisti deriverà dai trasporti, il 29% dall’alimentazione e il restante 29% per gli eventi e per lo shopping.
Hotel e alberghi faranno il pienone e trovare una stanza libera sarà una vera impresa: si attende che il 96% delle camere verrà occupato, quando la media stagionale è dell’83%. Una percentuale simile a quella del 2011, ma con la differenza che quest´anno gli hotel incasserranno molto di più dato che i prezzi dei pacchetti vacanza sono aumentati in media del 17,6%.
La conseguenza è che verranno invasi dai turisti non solo i quartieri più nobili della città, da Leblon a Copacabana passando per Ipanema, ma anche Botafogo, Santa Teresa e Flamengo che presentano prezzi più accessibili. Se il Carnevale di Rio ha sempre risvegliato l’interessa da parte dei turisti stranieri, negli ultimi anni anche i cariocas hanno cominciato a rivalutare la festa più importante dell’anno.
Fino a una decina d’anni fa infatti, gli abitanti di Rio preferivano passare le vacanze fuori città. Oggi i cariocas preferiscono affollare il famoso sambódromo Marques de Sapucaí oppure riversarsi per strada e danzare dietro ai carri che attraversano la città. Il Carnevale di Rio de Janeiro offre infatti diverse opzioni per i turisti. Le sfilate all’interno del sambódromo sono le più caratteristiche, ma solo una parte del pubblico ha la possibilità di assistervi: i posti sono limitati (il sambódromo è in grado di ospitare fino a 70mila persone per sera) e i prezzi non sono accessibili alle fasce più povere della popolazione.
Ecco allora che c’è sempre la possibilità di accompagnare i blocos de rua, carri che sparano musica carnevalesca a tutto volume e che attraversano la città durante il giorno e la notte: quest’anno saranno ben 425. Sfilate nate spontaneamente, oggi sono parte integrante del business e attirano 5milioni di persone che ballano, bevono e fanno sesso: per avere un’idea, il ministero della Sanità distribuirà nei prossimi giorni 3milioni di preservativi.
Ma la vera gallina dalle uova d’oro sono diventate le scuole di samba. Per realizzare i costumi colorati, costruire i carri e organizzare le sfilate spendono non meno di 2milioni di euro ogni anno. Ma in compenso ne incasseranno quest’anno, tutte insieme, 30milioni derivanti dalla vendita dei biglietti, dei diritti tivù, del merchandising e dei costumi che, per centinaia di euro, vengono affittati ai turisti che vogliono provare l’emozione di sfilare in passarella.
Da qualche anno, il business delle sfilate si è spostato anche fuori dal sambódromo. Almeno 50mila persone assisteranno alle esibizioni di altre 40 scuole, per così dire di “serie B”, che si terranno nella zona nord di Rio. In città la follia del Carnevale è cominciata: per quattro giorni, 6milioni di cariocas e un milione di turisti vivranno senza alcuna preoccupazione. E fra una settimana in molti avranno pure fatto affari d’oro.