Edison ha chiuso il 2011 con una perdita netta di 871 milioni di euro, contro l’utile di 21 milioni registrato l’anno scorso. Il calo è dovuto a svalutazioni per 928 milioni di euro, di cui 591 riferiti a Edipower. Ha inciso anche l’aumento dell’imposizione.
Bene i ricavi di vendita, che sono cresciuti del 15,8% a quota 12,1 miliardi di euro, grazie soprattutto ai buoni risultati della filiera energia elettrica e della filiera idrocarburi. L’Ebitda è sceso invece del 26,7% a quota 1 miliardo di euro. Cresce l’indebitamento finanziario netto che, al 31 dicembre 2011, ammonta a 3,884 miliardi di euro, contro i 3,708 miliardi di fine 2010.
Ad alleviare l’esposizione debitoria di Edison, per 1,1 miliardi di euro, dovrebbe provvedere la cessione di Edipower, varata proprio oggi dal Cda che in un comunicato annuncia di aver “approvato gli accordi finali per il riassetto societario ddi Edison ed Edipower fra la società, A2A, Delmi ed Edf per quanto di propria competenza”, dando poi mandato all’ad di ratificare i contratti, anche se la vendita a Delmi del 50 % di Edipower rimane legata ad alcune condizioni sospensive.
Nella nota diffusa dalla società si leggono anche riferimenti e previsioni circa l’esercizio fiscale corrente che, grazie alla rinegoziazione dei contratti d’acquisto di gas dalla Libia e dal Qatar, dovrebbe portare l’Ebitda di Edison per l’anno 2012 ai livelli di quello 2010, al netto di Edipower, migliorando così sensibilmente il profilo finanziario della società.
Poco mossa la situazione in borsa dove, a circa un’ora e mezza dall’apertura il titolo di Edison guadagna lo 0,36%.
