Ancora non è allarme spread, ma la tendenza si è decisamente invertita. Questa mattina il differenziale tra i Btp in scadenza nel 2022 e i corrispettivi Bund tedeschi ha toccato i 370 punti base, soglia che si sperava di aver abbandonato due giorni fa. Verso le 10 lo spread era di nuovo sceso a 365 pb con un rendimento sui Btp al 5,64%. A spaventare i mercati non sembra essere tanto l’Italia, dato che le banche stanno recuperando il terreno perduto negli ultimi mesi e Monti, alla Casa Bianca, offre al mondo un’immagine di rinnovata credibilità del nostro Paese.
I timori sembrano piuttosto concentrarsi sulla Grecia, dove i continui rinvii degli accordi fanno pensare al peggio. La Troika (Ue, Bce e Fmi), infatti, ha concesso ulteriori 15 giorni al governo greco per reperire i 300 milioni di euro necessari per ottenere il secondo piano di aiuti. Oggi a Parigi si incontreranno i creditori privati, che dovrebbero assumersi “volontariamente” perdite superiori al 70%, fondamentali per alleggerire il peso dei conti ellenici.
Inoltre la Bce potrebbe essere disposta a scambiare parte dei suoi titoli greci con nuovi bond emessi dal fondo salva-Stati, che comporterebbe un taglio di 11 miliardi al debito greco. Ma quando la Bce si muove troppo a favore di un Paese della zona euro i mercati tendono a rispondere negativamente.
Anche lo spread spagnolo è in rialzo di oltre 10 punti rispetto all’apertura a 333pb. In altalena invece il differenziale tra Oat francesi e Bund tedeschi a 92 punti, comunque sotto la soglia dei 100pb.