“Y como usted nunca se ha vestido de corto, no sabe que a veces se dan esas situaciones”. La frase contestata è questa, e arriva direttamente dallo spogliatoio del Real Madrid, secondo quanto ha riportato oggi il quotidiano sportivo spagnolo Marca citando una fonte interna. “Tu non hai mai giocato, e non puoi capire certe situazioni del campo”: così avrebbe risposto il difensore Sergio Ramos a un indispettito Josè Mourinho che, dopo la sconfitta (l’ennesima) del Clasico ha chiamato a rapporto la squadra per accertare le gravi responsabilità in occasione del gol di Puyol.
Il prescelto per la marcatura del capitano blaugrana era proprio Ramos, che però inizialmente si sarebbe giustificato dicendo che ha deciso sul momento di cambiare uomo e andare su Piquè, lasciando sciaguratamente libero Puyol di colpire di testa per il momentaneo 1-1. Al che Mourinho, sempre secondo Marca, avrebbe ribattuto piccato: “Adesso giochi anche a fare l’allenatore?”. E di lì, l’affronto.
Senza contare poi la polemica tra Special One e il capitano Iker Casillas, accusato dall’allenatore portoghese di aver chiesto scusa a Xavi per l’ennesimo blackout di Pepe (reo di aver pestato volontariamente una mano a Leo Messi). La vicenda sembra ricordare quella che ha visto l’allontamento dell’ex direttore sportivo Jorge Valdano, “colpevole” secondo Mou di “non fare gli interessi del Real” solo per aver intimato lo stesso Pepe (sempre lui…) di non ripetere più certi comportamenti, dopo che l’anno scorso aveva insultato in campo l’attaccante del Valencia Roberto Soldado, ex canterano proprio delle merengues. “O me o lui”, disse Mourinho rivolgendosi al presidente Florentino Perez. Che, ovviamente, scelse lui, dopo averlo strappato a suon di milioni all’Inter per riportare la Champions League a Madrid, dove manca dal 2002 (e nel frattempo il Barça ne ha vinte tre..).
Difficilmente accadrà lo stesso con Casillas e Ramos, due giocatori dei quali il Real non può privarsi, anche se la situazione in casa blanca sembra sempre più in bilico. Mourinho, che ha fatto del “tutti uniti contro tutto e tutti” il cavallo di battaglia nella sua carriera da allenatore, sembra ora aver perso le redini del comando. E lo spogliatoio è sull’orlo di una crisi di nervi, sempre più affranto dall’ennesima umiliazione subita dagli uomini di Guardiola (anche se il Real è ancora primo in classifica) e diviso al suo interno da una rivalità ispano-portoghese, alimentata dallo stesso mister. Il quale, se non ha mancato di polemizzare contro i due senatori spagnoli (“Voi siete campioni del mondo e la stampa vi difenderà sempre”, ha anche aggiunto), non lo stesso trattamento ha riservato ai suoi connazionali, prima difendendo l’indifendibile con Pepe (“Non credete a lui, ma credete a uno che ha rivolto insulti razzisti?” ha chiesto provocatoriamente alla stampa riferendosi all’episodio Busquets-Marcelo della scorsa stagione), poi facendo scudo su Cristiano Ronaldo (“Criticate me, ma non toccate lui”) e infine schierando a sorpresa in campo proprio nel Clasico il difensore Ricardo Carvalho dopo mesi di inattività.
Mercoledì in Catalogna c’è la rivincita. La partita di ritorno dei quarti di Copa del Rey. Il livello di allarme è massimo non solo per l’acerrima rivalità tra le squadre, ma soprattutto per la polveriera che sembra sul punto di esplodere in casa Real. Una bomba a orologeria, e Mourinho dovrà stare davvero attento a disinnescarla. Altrimenti stai a vedere che stavolta la stagione con “zero tituli” la finisce lui.