Le Borse resistono allo shock S&P: il Ftse Mib sale dell’1,40%, il Cac dello 0,89% il Dax dell’1,25% e il Ftse 100 dello 0,37%. Complice la chiusura di Wall Street per il Martin Luther king day, il colpo di reni arriva dopo il buon esito dell’asta francese di titoli a breve: buona la domanda e rendimenti in discesa. Anche lo spread sul decennale francese è in discesa a 126 punti, così come il differenziale Btp-bund, in altalena fino a quota 485 punti base.
Già, perché, come sottolineano le banche d’affari, la notizia dei downgrade era già stata scontata dal mercato. Eppure, soprattutto per l’Italia, che scende a Bbb+, a dispetto degli enormi sforzi per il risanamento dei conti, riconosciuti anche in sede Europea, le conseguenze tecniche della decisione di S&P sono una vera “sberla”, come ha detto il ministro Fornero. Molti fondi istituzionali non possono infatti acquistare titoli che non presentino un rating almeno da singola A. Non a caso oggi gli operatori hanno segnalato acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, che già dalla settimana scorsa ha triplicato gli acquisti di bond su Italia e Spagna.
Mercoledì il premier Monti sarà in missione nella City per incontrare il premier Cameron e persuadere gli investitori della solidità del nostro debito, molto più affidabile di quanto non sembri agli occhi esteri. D’altra parte, il giudizio sulla mossa di S&P dello stesso Monti è chiaro: “Per l’Italia si sottolinea con molta forza la positività dell’azione del governo italiano e si addita l’insufficienza della governance della eurozona”.
Il Premier ha incontrato oggi a Roma Herman Achille Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, che ha promosso gli sforzi dell’Italia. E in un’intervista alla tv finlandese, si è scagliato con durezza contro le grandi sorelle Usa: ”Le agenzie di rating – ha detto – non sono istituti di ricerca imparziali ma hanno i loro interessi e svolgono il loro ruolo molto in linea con il capitalismo finanziario Usa”.
SARKOZY RINVIA IL VERTICE A TRE
GRECIA, SETTIMANA DI FUOCO
Mentre Sarkozy si prepara a spiegare ai francesi le nuove misure dell’Eliseo all’indomani del taglio della tripla A la prossima domenica e si avvicinano le elezioni presidenziali, il presidente francese ha ottenuto il rinvio dell’incontro a tre con il premier italiano Mario Monti e con la cancelliera tedesca Angela Merkel previsto per questo venerdì a Roma. Il nuovo vertice dovrebbe tenersi a febbraio. Ma in Grecia, dopo la sospensione delle trattative tra i creditori privati e Atene sul debito, questa settimana si entra in una settimana cruciale per evitare il default. Secondo il Financial Times i creditori della Grecia stanno valutando di chiedere ai leader di Francia e Germania di intervenire per sbloccare le negoziazioni sull’ammontare delle perdite che banche e gli altri creditori che devono essere chiuse in tempi stretti. Nel frattempo il 20 gennaio saranno ad Atene gli ispettori della troika (Bce Ue e Fmi) per discutere del secondo pacchetto di salvataggio alla Grecia. L’euro è in leggero rialzo sopra il dollaro a 1,265.
OCCHIO ALLE BANCHE
DEPOSITI BCE ALLE STELLE
Mentre si avvicina la scadenza del 20 gennaio fissata dall’Eba per i piani di ricapitalizzazione delle banche europee, la Bce che è intervenuta in soccorso del comparto a dicembre con rifinanziamenti illimitati a 36 mesi, segnala un nuovo record per i depositi a un giorno delle banche di eurozona presso la Bce: venerdì sera i depositi overnight hanno superato i 490 miliardi, a quota 493,3 da 489,9 miliardi del giorno prima. E’ il livello più alto dall’introduzione dell’euro. Oltreoceano inoltre si apre una settimana di risultati per Goldman Sachs, Morgan Stanley, Citigroup e Bank of America che però, per il Financial Times, potrebbero intaccare l’ottimismo sulla ripresa americana.
IL BUY DI GOLDMAN SPINGE FIAT
FONSAI, AL VIA DUE DILIGENCE UNIPOL
A Piazza Affari brilla Fiat (+7,04%) e tutta la galassia Agnelli (Exor +6,58%) sulla scia del giudizio di Goldman Sachs, che conferma sul Lingotto il proprio buy nella “Conviction buy list.” Anche Fiat Industrial sale del 3,93%, promosso dal broker a buy. Oggi il gruppo ha confermato i target finanziari del piano 2011-2014: 24 miliardi di euro di ricavi nel 2011, 1,6 miliardi di trading profit e un debito industriale intorno a 1,6 miliardi e una liquidità in eccesso di 4 miliardi. Corre Pirelli (+4,93%)sempre per merito di Goldman che gli fa spazio nella “Conviction buy list”. Tra i maggiori rialzi, in evidenza Stm (+7,23%) e Ferragamo (+4,01%).
Si ferma il rimbalzo di Fonsai (-5,22%) in attesa di maggiori informazioni su un’operazione molto complessa. L’ad di Fonsai , Emanuele Erbetta, ha confermato il Cda del 27 gennaio con all’ordine del giorno l’aumento di capitale da 750 milioni. Fonsai chiederà all’Isvap una proroga al 28 gennaio. Oggi Premafin (+0,30%), Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni (+2,26%) hanno dato deliberato il via libera alla due diligence da parte di Unipol, che dovrebbe essere avviata in tempi rapidi.
Guida i ribassi Mps (-2,92%), ma i rossi più marcati sono trasversali sul paniere principale: A2A perde l’1,35%, Buzzi Unicem l’1,37% e Parmalat l’1,33%.