Incentivi per l’imprenditoria femminile. Se ne parla al Senato, in commissione Industria, dove sono all’esame proposte di legge che prevedono l’introduzione di misure temporanee per sostenere le imprese gestite da donne. Sul tappeto ci sono un paio di proposte, ma la Lega, il Terzo polo e l’Italia dei Valori hanno annunciato di voler presentare progetti che portano la loro firma. Dunque verrà costituito un comitato ristretto, che valuterà e unificherà i vari disegni di legge.
Tra le varie proposte, si prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014 all’interno del Fondo per la finanza d’impresa con lo scopo di agevolare l’accesso al credito attraverso l’impiego di fondi di garanzia e il rafforzamento delle quote rosa attraverso interventi in conto capitale. Inoltre viene previsto un credito d’imposta pari al 30 per cento, sempre riferito al triennio 2012-2014 per agevolare l’acquisto di attrezzature, l’avviamento di attività, l’attuazione di progetti e la frequenza di corsi. A tali fini la cifra stanziata per ciascun anno a copertura del mancato introito fiscale è pari a 50 milioni di euro.
Secondo i dati forniti da Unioncamere, il numero di imprese femminili è aumentato nel corso dell’ultimo anno di rilevazione di quasi 10.000 unità, superando complessivamente la soglia di 1,4 milioni.