La crisi economico-finanziaria che sta attanagliando i mercati, l’Italia, l’Europa intera sarà uno degli argomenti all’attenzione delle Camere. Nell’ambito dell’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, la commissione Finanze di Montecitorio ascolterà mercoledì il presidente della European banking authority (EBA), Andrea Enria, mentre il giorno successivo sarà la volta dei rappresentanti dell’agenzia di rating Standard & Poor’s.
In precedenza, a fine dicembre, era stato sentito Alain Laurin, senior vice president credit policy di Moody’s, che si era lasciato andare a presagi tutt’altro che rosei: secondo gli analisti dell’agenzia, Basilea 3 “è un passo positivo, ma che porterà inevitabili rischi di transizione e che andrà incontro a rigidi limiti nella realizzazione della solvibilità del sistema bancario europeo. Un innalzamento del capitale e della liquidità renderà le banche più sicure ma non renderà sicura l’attività bancaria e nel breve periodo non verranno risolte le cause strutturali dell’attuale turbativa del mercato dei finanziamenti, cioè la crisi del debito sovrano”, aveva sostenuto Laurin.
Anche la commissione Finanze del Senato ha all’esame – mercoledì – la proposta comunitaria sui requisiti prudenziali delle banche. E proprio per analizzarne meglio le conseguenze e le ricadute la commissione di Palazzo Madama ha già inserito nei propri lavori le audizioni (peraltro non ancora calendarizzate) dell’Autorità Bancaria europea, della Banca d’Italia, nonché di Mario Monti nella sua veste di ministro dell’Economia.
Sempre in ambito economico, a Montecitorio mercoledì la commissione Bilancio dovrebbe deliberare l’avvio di un’indagine conoscitiva sull’individuazione di indicatori di misurazione del benessere ulteriori rispetto al Pil.