Non c’è pace per lo spread italiano, che nel pomeriggio torna a viaggiare sopra i 500 punti base. E’ stata una pausa effimera quella concessa dalla fortunata asta conclusa oggi dal Tesoro, che ha piazzato nove miliardi di Bot a sei mesi e 1,7 miliardi di Ctz a due anni con rendimenti praticamente dimezzati rispetto al precedente collocamento di fine novembre.
Nei minuti immediatamente successivi, mentre la Borsa accelerava al rialzo, lo spread – che stamane in apertura era arrivato a quota 510 – è improvvisamente crollato fino a raggiungere nuovamente i 480 punti base. All’inizio del pomeriggio, tuttavia, il trend si è bruscamente invertito e il differenziale di rendimenti fra i titoli di Stato a 10 anni di Italia e Germania è progressivamente risalito fino a stabilizzarsi ancora una volta intorno a quota 505.
Questo livello di spread segnala l’alta tensione che regna ancora sul mercato del debito del nostro Paese: in queste stesse ore, infatti, i dei rendimenti sulle obbligazioni decennali sono tornati ancora una volta pericolosamente a ridosso della famigerata soglia del 7%.
Andamento molto simile quello registrato sul mercato azionario. Se in tarda mattinata il listino milanese guidava i rialzi delle piazza europee, sono bastate poche ore perché le vendite tornassero a prevalere. Piazza Affari ha girato così in negativo e a poco più di un’ora dalla chiusura degli scambi lascia sul terreno lo 0,45%.