Il rischio di un default europeo, per la Bank of England non è più tanto solo un’ipotesi. Il governatore della Banca centrale inglese, Sir Mervyn King, ha dichiarato che le autorità finanziarie britanniche stanno elaborando un piano di emergenza nel caso di una bancarotta o di una rottura della zona euro. Il movente principale è evitare un secondo credit crunch nel Paese, sulla scia di quello che ha seguito la crisi finanziaria del 2007-2008.
Se si previene il danno con le giuste misure, per il Regno Unito gli effetti di un possibile default europeo non sarebbero troppo gravi e come ha ricordato Sir King, “le banche britanniche sono meglio capitalizzate di quelle europee. Inoltre – ha aggiunto – è ragionevole e desiderabile costruire resistenze di fronte alle minacce di stabilità per il nostro Paese”.
In quest’ottica il piano dovrebbe prevedere nuovi “strumenti in grado di rafforzare la solidità del sistema finanziario in vista di tempeste che potrebbero venire nella nostra direzione”. Infine , il numero uno della Bank of England, ha concluso ricordando che “la crisi europea non è di liquidità, ma di solvenza” e che la responsabilità e la capacità di trovare un’uscita da questa situazione spetta ai governi direttamente coinvolti.