Al termine dell’incontro di questo pomeriggio con il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, il premier italiano Mario Monti ha ribadito la necessità per il nostro Paese di una “attenzione al consolidamento della finanza pubblica”, che è di “fondamentale importanza”. In questo senso, ha sottolineato ancora il Professore, da parte del governo ci sarà “un forte elemento di continuità con il precedente esecutivo”.
Tuttavia, l’impegno per il consolidamento fiscale “non deve oscurare, come è avvenuto negli ultimi anni, l’attenzione alla crescita e alla riforme strutturali”. Monti ha quindi voluto sottolineare che il monitoraggio dell’Italia “è benvenuto”, ma c’è il rammarico per ciò che l’Italia non ha saputo fare: “E’ un peccato che sia stata l’Europa a doverci chiedere queste misure, perché sono proprio quelle che più servono al futuro del Paese”.
Secondo Van Rompuy, invece, l’azione del governo italiano per affrontare la crisi si fonda su “tre pilastri: disciplina fiscale, crescita economica ed equita’ sociale”.
Quanto all’incontro di giovedì a Strasburgo con i leader di Francia e Germania, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, Monti ha detto di non sapere se si parlerà o meno di eurobond. Con il capo dell’Eliseo e la cancelliera tedesca, ha spiegato il Professore, “non abbiamo un ordine del giorno formalizzato e questo credo sia l’aspetto più interessante. Nel corso della conversazione telefonica sono stato sollecitato a portare idee nuove”.
Ad ogni modo, “credo che continuerò ad essere dell’idea che non debbano esistere tabù sugli oggetti della discussione per risolvere la crisi”. Inoltre, ha concluso Monti in riferimento agli eurobond, “io stesso li ho proposti, come hanno fatto anche il presidente dell’eurogruppo, Jean Claude Juncker, e il mio predecessore, il ministro Giulio Tremonti”.