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Borsa, solo Milano e madrid chiudono in lieve rialzo mentre sullo spread è tregua

Sui mercati finanziari si chiude una settimana di tensione dominata dal rischio sovrano in Europa e temperata dall’effetto Monti – Listini contrastati e fortemente volatili – A Piazza Affari riflettori puntati su Intesa per il dopo Passera – banche a due facce – Balzo di Safilo

Mercati  contrastati in Europa e leggera tregua per gli spread dei Titoli di Stato. Milano chiude in rialzo dello 0,23% ,unica assieme a Madrid (+0,48%) tra le principali Borse europee, sulla scia della fiducia ottenuta dal premier Mario Monti alla Camera. In Europa il Dax cala dello 0,85%, il Cac dello 0,44%  e il Ftse 100 dell’1,11% (mentre sale la tensione tra la Germania e la Gran Bretagna che non fa parte però della zona Euro).  Wall Street apre positiva, alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones sale dello 0,43% e il Nasdaq cede lo 0,10%, nonostante il superindice di ottobre abbia sia salito dello 0,9%, segnando l’aumento più forte da febbraio.

La tensione sugli spread tra i Btp e i bund si allenta sulla scia del discorso di Monti e della fiducia alla Camera e in giornata il differenziale si raffredda in area 466 punti base. In discesa anche il differenziale tra i titoli decennali spagnoli (sotto i 450 punti) e francesi (160 punti), sintomo negli ultimi giorni di una crisi che sta dilagando a macchia d’olio anche nel resto dell’Europa. Perché se “l’anello debole” Italia preoccupa, è ai piani alti europei che si gioca la vera partita per la tenuta dell’euro. Ed è per questo che Mario Monti vedrà settimana prossima a Bruxelles Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, in un vertice a tre dopo che negli ultimi mesi la gestione della crisi è stata sempre più dominata dal duo franco-tedesco. Sul tavolo potrebbe tornare anche la proposta degli Eurobond, mentre a dicembre la Merkel punta ad aprire i cantieri per la riforma dei trattati europei. 

Mario Draghi, da presidente della Bce, è intervenuto a chiedere l’accelerazione delle misure volte a rafforzare la governante economica dell’Europa e la messa in pratica delle decisioni prese, a partire dal fondo salva Stati Efsf. Sullo sfondo,  un’economia che secondo la Bce si sta ancora indebolendo. Ma è proprio il ruolo della Bce, che sta continuando ad acquistare titoli di Stato italiani e spagnoli per calmare le tensioni sugli spread,  il nodo su cui si consumano le maggiori divergenze tra gli Stati europei .

Continua il recupero dell’euro che sale poco sopra quota 1,35 sul dollaro mentre il petrolio Wti Usa ritraccia in area 98 dollari al barile.

CORRE INTESA VERSO IL DOPO PASSERA
BALZO DI SAFILO

A Piazza Affari il distendersi delle tensioni sullo spread aiuta il comparto bancario che chiude nel complesso positivo nonostante la view di Morgan Stanley sul settore: per la banca d’affari  la prospettiva di una nuova ondata recessiva per l’Italia, abbinata all’aumento dei costi di finanziamento, dovrebbe mettere sotto pressione gli utili dei principali istituto. Brillano Intesa Sanpaolo + 2,44% e Ubi Banca +3,72%, Unicredit sale dell’1,14%.  Tra le migliori anche Bper +2,71%. In pesante ribasso nel comparto bancario Bpm (-6,95%) nell’ultimo giorno dell’aumento di capitale e Mediobanca  -3,63%.

Tra i titoli migliori non bancari in evidenza sul Ftse Mib Campari (+3,24%), Buzzi Unicem (1,74%) Mediaset. Sull’All Share si riscatta Safilo che balza del 6,45% dopo aver conquistato Polaroid Eyewear. Ancora in rosso invece Finmeccanica (-2,78%) su cui continuano le vendite dopo il downgrade di Deutsche Bank. Male anche Fiat (-3,16%),  e Luxottica (-2,6%) sulle voci che vedrebbero l’ad Andrea Guerra in pole position per la guida di Intesa Sanpaolo dopo l’uscita di Corrado Passera.
 

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