Fra le buone notizie della congiuntura in America (vendite al dettaglio ancora in salita, prezzi alla produzione in discesa) e i tormenti della crisi europea, Wall Street ha scelte le prime e ha chiuso in positivo.
Ma questa chiusura non ha consolato questa mattina le borse asiatiche, che hanno registrato un’altra giornata ‘no’, intorno al -1%. La crisi dei debiti sovrani in Europa si è allargata anche ai paesi della tripla A, e gli spread si sono divaricati in Francia, Austria e Finlandia. Di conserva, anche la moneta unica si è indebolita e quota sull’1.34 contro dollaro. All’epicentro delle tensioni vi è ancora l’Italia. Anche se il presidente incaricato Mario Monti fa mostra di ottimismo, i mercati rimangono ansiosi e il nervosismo rimarrà finquando non ci siano notizie più precise sul programma e la composizione del governo.
http://www.bloomberg.com/news/2011-11-16/asian-stocks-decline-as-euro-drops-for-a-third-day-on-concerns-over-italy.html