PIAZZA AFFARI RALLENTA MA RESTA POSITIVA (+1%). I BTP DI NUOVO AL 7%
LA FRENATA SUI DUBBI PDL. BANCHE ANCORA SUPER
Si sgonfia il boom di Piazza Affari che guadagna comunque lo 0,97% (Ftse/Mib a quota 15.218) in calo rispetto ai massimi poco sotto i quattro punti percentuali segnati nel corso della seduta. La frenata è arrivata sulla notizia che il Popolo delle Libertà non ha ancora preso una scelta sul futuro governo. Immediata la reazione sui Btp che tornano a toccare il 7% di rendimento con lo spread su 530 punti. Del resto, come ha notato il chief economist di Intesa, Gregorio De Felice, la situazione resta ad alto rischio: “l’Europa rischia di entrare in recessione nel 2012 e l’Italia rischia piu di altri paesi”.
Passano in terreno negativo le colleghe europee con Londra che perde lo 0,6%, Parigi lo 0,34%, Francoforte si riprende a +0,6%. A Piazza Affari rimangono sostenute le banche: Unicredit avanza del 3,8%, Intesa +2,61%. La Borsa recupera dopo la caduta di ieri nella convinzione che entro pochissimi giorni nascerà un nuovo governo di larghe intese guidato da Mario Monti, l’economista ex rettore della Università Bocconi, ex commissario europeo, nominato ieri senatore a vita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
E’ comunque da considerare positiva l’asta dei Bot di stamattina: il Tesoro ha collocato 5 miliardi di titoli a 12 mesi a un rendimento del 6,08%. Il rendimento è il più alto mai pagato sui Bot dal 1997 (c’era la lira), ma si tratta comunque di 100 punti base in meno rispetto alle quotazioni del greymarket di ieri. La domanda è stata doppia (9,94 miliardi) rispetto ai titoli offerti.
L’euro si sgonfia sui livelli di ieri nei confronti del dollaro e ora viene scambiato a 1,355 euro non lontano dai 1,345 della chiusura di ieri sera.
A guidare il rialzo di Piazza Affari sono comunque le banche: MontePaschi sale dello 0,3%, Banco Popolare +1,29%, Ubi + 2,55%. In terreno positivo anche Bpm +0,70%, nel giorno in cui prende un’improvvisa accelerazione l’inchiesta a carico dell’ex presidente Massimo Ponzellini per i finanziamenti accordati alla Atlantis finanziaria. Inverte nettamente rotta Generali -0,5% e Mediolanum +3,87%. Fra gli industriali, corre Pirelli +4,25% dopo la presentazione ieri del nuovo piano industriale. Finmeccanica sale del 3,07% (Ansaldo Sts -2,86%) Fiat +2,6%, Fiat Industrial +5,23%. Non si riprende Mediaset -0,54%, che ieri è precipitata in ribasso del 12%. Enel guadagna l’ 1,02%, Atlantia +3,32%, Telecom Italia in attesa dei dati del cda, guadagna il +2,11%.
Stamattina c’è stato anche il debutto di una nuova matricola al mercato Aim di Piazza Affari: Terni Green, società che opera nel settore ambientale (recupero di materia ed energia), è sospesa per eccesso di rialzo. Il titolo segna un guadagno teorico del 25%.
SEGNA IL PASSO ANCHE WALL STREET
MA CISCO TRAINA I TITOLI TECNOLOGICI
Dopo una partenza brillante, Wall Street è scivolata in territorio negativo, il Dow Jones arretra dello 0,3% mentre il Nasdaq perde lo 0,5%, nonostante indicazioni incoraggianti dal mercato del lavoro e dalla bilancia commerciale. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese la settimana scorsa a 390mila da 400mila, gli economisti si aspettavano 400mila. In settembre lo sbilancio commerciale si è ridotto a -43,1 miliardi di dollari da -44,9 miliardi di dollari di agosto, le aspettative erano per un incremento a -46 miliardi di dollari.
Ma, come già successo mercoledì, i riflettori sono sull’Italia. La frenata di Milano ha avuto immediata eco a Manhattan mentre non aiutano i mercati le buone notizie provenienti dalla Grecia, dove i leader dei partiti si sono accordati sul nome di Lucas Papademos: l’ex vicepresidente della Bce guiderà un governo di transizione fino alle elezioni anticipate. Tra i titoli in copertina merita una citazione Cisco Systems +7% che ha chiuso il primo trimestre fiscale con utili e ricavi sopra le stime degli analisti.