Se l’economia europea continuerà a procedere lungo questa strada, il settore energetico evidenzierà una crescita pari a zero fino al 2035. E’ quanto ha rilevato Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel, a margine del B20 organizzato a Cannes in occasione del G20, invitando i 27 membri dell’Ue ad una maggiore uniformità normativa nel settore. L’Europa importa attualmente il 60% del fabbisogno energetico, ha sottolineato ancora Conti, spiegando che la maggior parte delle importazioni sara’ sostituito da energie rinnovabili.
Sull’ipotesi di una cessione di quote Enel da parte del Tesoro, Conti ha spiegato che “non credo ci sia in agenda una vendita. I nostri titoli esprimono una capacità di reddito superiore a quella che si avrebbe con una cessione”. Già nei giorni scorsi l’ad di Enel aveva rilevato che se lo Stato vendesse oggi i suoi pacchetti di Enel, Eni e Finmeccanica incasserebbe appena cinquanta miliardi. Inoltre, aveva insistito il manager, non si capisce come mai l’Italia dovrebbe cedere partecipazioni che all’estero, ad esempio in Francia, si tengono strette. Se gli altri fanno così, ci sarà pure un motivo”.