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Il vertice europeo tiene le Borse col fiato sospeso: Milano attorno alla parità, Germania in calo

Listini in stallo in attesa dei risultati del supervertice di Bruxelles – La ricapitalizzazione delle banche e le frenate della Merkel – Rendimenti Bot semestrali in rialzo – Spread a 388 pb – Bpm, Ubi e Fonsai in netto ribasso – Prysmian fa scintille – Oggi il Tesoro ha collocato Bot e Ctz: la domanda, anche se in calo, è stata pienamente soddisfatta

Il  vertice europeo tiene le Borse col fiato sospeso: Milano attorno alla parità, Germania in calo

Nell’attesa del vertice europeo i listini tirano il freno a fine seduta e chiudono contrastate: il Ftse Mib chiude poco mosso in rialzo dello 0,07%, il Ftse 100 dello 0,50%, il Dax in calo dello 0,51% , il Cac dello 0,15%.

Per la verità si è trattato fin dalla mattina di una seduta interlocutoria in attesa di conoscere le misure che la Ue dovrà adottare per affrontare con decisione la crisi del debito in Europa. A metà giornata però i listini hanno dato segnali di maggiori vitalità sulla scia delle indiscrezioni del summit in agenda alle 18 di oggi che davano per sicura un’intesa sulla ricapitalizzazione delle banche, con l’obbligo per gli istituti europei di portare il loro Core Tier 1 a minimo il 9% del capitale totale. Ad aiutare anche il mandato incassato dalla Merkel da parte del Parlamento tedesco. La ripresa è poi facilitata da una Borsa Usa che ha aperto in positivo grazie ai dati macro economici (ordini di beni durevoli e vendita di nuove case) che hanno battuto le attese.

I listini hanno accelerato di oltre l’1%, con Milano tra i più tonici nel giorno in cui il premier Silvio Berlusconi si trova ad affrontare l’ultimatum dell’asse Merkel-Sarkozy. Nel pomeriggio è arrivata a Bruxelles la lettera di impegni su cui il Governo ha febbrilmente lavorato negli ultimi tre giorni che prevederebbe un’intesa soft sulle pensioni a causa dell’opposizione della Lega: una mini-intesa sul ritiro per vecchiaia a 67 anni nel 2026 e nessun accordo invece sulle pensioni di anzianità. Sulla lettera è intervenuto anche Mario Draghi, futuro presidente della Bce, nel suo discorso alla Giornata del Risparmio definendola un passo importante ma che ora va attuato con rapidità e concretezza.

Ma a raffreddare gli animi, in un clima di alta volatilità e incertezze su cui ha pesato anche l’annullamento dell’Ecofin previsto per la mattinata, è ancora una volta la cancelliere Merkel che ribadisce che il lavoro per la soluzione alla crisi del debito è ancora lungo e pieno di problemi. Chiari i punti fermi della Germania: le risorse stanziate per l’Efsf si fermano a 211 miliardi di euro e lo stop alla partecipazione della Bce al fondo Efsf. Nel suo intervento al Bundestag la Merkel ha poi chiesto di ”cambiare i trattati europei e sanzionare in modo piu’ forte chi viola sistematicamente il patto di stabilita”’.

Sono passati così in secondo piano anche i positivi dati macro degli Usa. Al momento Wall Street viaggia contrastata con il Dow Jones a +0,56% e il Nasdaq a –0,74%. Crolla il titolo Amazon. Il cambio euro dollaro scambia sui minimi di seduta a 1,38 dopo aver raggiunto, nei massimi intraday, valori che non venivano registrati dai primi di settembre. Il petrolio Wti scambia in calo a 91 dollari al barile dopo il dato sulle scorte di greggio negli Usa nell’ultima settimana che sono salite di 4,74 milioni di barili a 337,63 milioni, contro attese di un rialzo di 1,3 milioni di barili.

Intanto oggi il Tesoro ha collocato sul mercato 8,5 miliardi di Bot a sei mesi al tasso del 3,535%, in forte rialzo dal 3,071% dell’asta di settembre. Anche se in leggero calo, la domanda e’ stata totalmente soddisfatta. Oggi sono stati collocati anche due miliardi di Ctz con scadenza nel 2013 con un rendimento del 4,628%. La domanda e’ stata pari a 2,01 volte l’importo offerto.

Lo spread tra i Btp e i bund tedeschi, dopo essere risalito a 391 punti base si è ora ristretto a circa 388. A Piazza Affari seduta contrastata per le banche condizionate dai movimenti dello spread e dall’attesa del vertice europeo. Gli istituti di credito guidano infatti i ribassi del Ftse Mib: Ubi perde il 5,02%, Bpm il 4,52% e Bper il 2,54%. In calo anche Fondiaria Sai:- 4,3%. Al contrario Unicredit chiude in rialzo dello 0,92% dopo un rialzo in giornata di oltre il 3% e Intesa Sanpaolo registra un + 0,39%.

Su Bpm pesa anche il venire meno dell’appeal speculativo delle ultime settimane prima dell’assemblea per la nomina del nuovo consiglio di sorveglianza e il nodo sul nome del nuovo consigliere delegato, da cui dipende anche la tempistica per l’avvio dell’aumento di capitale ormai da tempo sul tavolo del gruppo. Sul Ftse Mib si mette in luce Prysmian (+2,71% ) grazie a una nuova commessa da Tim Brasil. Fiat Industrial chiude a +2,01% dopo una corsa al rialzo di oltre il 4% in attesa dei conti del terzo trimestre di domani. Il titolo nei giorni scorsi aveva beneficiato dei risultati positivi di Caterpillar. Debole Fiat (-0,85%) dopo che Marchionne ha confermato gli obiettivi mentre Peugeot ha rivisto al ribasso gli obiettivi 2011 della sua divisione auto ed ha annunciato l’avvio di un taglio dei costi che dovrebbe portare a 800 milioni di euro di risparmi nel 2012. Salgono Buzzi Unicem del 1,95% e Azimut (+2,12%). Sono invece continuate le vendite su Stm sulla scia dei negativi dati del trimestre che chiude in ribasso dello 0,79% nonostante Intermonte abbia migliorato il giudizio ad outperform. Tra le mid cap giornata effervescente per Maire Tecnimont che chiude in rialzo del 15,15% dopo essere stata sospesa a + 16,96%: il titolo festeggia la seconda commessa in tre giorni vinta dalla società. Exploit anche di Digital Bros (+15,71%) che sale sula scia dell’accordo da 30 milioni di euro di ricavi con Majesco Entertainment Company, fornitore internazionale di videogiochi per il mass market, per l’edizione e la distribuzione di Zumba Fitness 2 per Nintendo Wii e per una seconda piattaforma che sarà annunciata in seguito e per altri 12 titoli.

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