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Champions League, Milan vince in scioltezza. Le pagelle

Nessun problema per i rossoneri contro i modesti bielorussi del Bate Borisov. Qualificazione già in tasca, ma Allegri adesso vuole il primo posto nel girone. Vince anche il Barça, show del Chelsea cotro i belgi del Genk, mentre c’è la prima big in crisi: il Borussia Dortmund campione di Germania perde ad Atene e adesso rischia

Champions League, Milan vince in scioltezza. Le pagelle

MILAN, TUTTO FACILE A SAN SIRO! DUE MAGIE DI IBRA E BOATENG PIEGANO IL BATE BORISOV. ALLEGRI NON MOLLA: “VOGLIO IL PRIMO POSTO NEL GIRONE”

VOTO: 7

Tutto come previsto. Il Milan ha battuto il Bate Borisov, ma soprattutto si è divertito a farlo, e la cosa non è indifferente. Quando i rossoneri imbeccano la serata giusta, a giovarne non sono solo i tifosi, ma anche gli amanti del calcio. Detto questo, è giusto sottolineare come l’avversario fosse tutt’altro che irresistibile, niente a che vedere insomma con quelli affrontati martedì sera da Napoli e Inter. I gol belli però, non mentono mai. E così, quando si vedono magie come quella di Boateng, bisogna solo alzarsi in piedi e applaudire, indipendentemente dalla difficoltà della partita. Che poi, a dire il vero, non è stata proprio una passeggiata. Chiedere a Christian Abbiati, costretto ad una paratissima su Bressan (gentilmente servito da un errore di Van Bommel) quando il risultato era ancora fermo sullo 0 a 0. Se i bielorussi fossero passati in vantaggio, forse avremmo dovuto riscrivere la storia della serata. La legge del calcio però, è antica e infallibile: gol sbagliato, gol subito. E così, ci ha pensato Ibrahimovic a mettere le cose a posto, con un destro spacca – porta che ha sbloccato la partita. Per il resto tante buone notizie. Dal ritrovato Abbiati (era ora!) alla buona prova di Taiwo, fino a ieri oggetto misterioso e da oggi, chissà, nuova forza sulla sinistra. Bene anche Aquilani e Nocerino, così come Cassano e Boateng. Insomma, a San Siro è stata una serata di festa (a proposito, 66.040 spettatori tra paganti e abbonati nonostante la diretta Rai) ma ora il Milan dovrà ripetersi anche in campionato. Allegri lo sa bene, ed in cuor suo è fermamente convinto di avere tra le mani la squadra più forte d’Italia. Al momento però, la testa è solo all’Europa: “Abbiamo fatto una buona partita, creando tante occasioni da gol. Per la qualificazione ci bastano 2 punti, ma è inutile nascondersi. Vogliamo il primo posto nel girone”.

BARCELLONA, TUTTO COME PREVISTO. CHELSEA, MONTAGNA DI GOL A STANFORD BRIDGE! COLPO ARSENAL A MARSIGLIA, BORUSSIA DORTMUND NEI GUAI.

Nessuno si aspettava sorprese dal Camp Nou, ed effettivamente tutto è andato secondo i piani. Certo, quando il Barça gioca in casa contro una squadra come il Viktoria Plzen, è lecito attendersi grappoli di gol, mentre i catalani si sono limitati ad un secco 2 a 0. Il gol di Iniesta è lo spot perfetto per il gioco del calcio, che il Barcellona interpreta come fosse un’arte (e in un certo senso lo è). Messi ha seminato più volte gli avversari come birilli, David Villa ha timbrato il cartellino, il Camp Nou si è divertito. Per l’appunto, nessuna sorpresa.

Più o meno ciò che è successo a Londra, dove il Chelsea ha letteralmente distrutto il povero Genk. Alla fine del primo tempo, il tabellone di Stanford Bridge non lasciava spazio ad interpretazioni: 4 a 0 per il Chelsea, gol di Raul Meireles (fortemente voluto da Villas Boas), Ivanovic e, alleluia, doppietta di Torres. Nella ripresa, è arrivato il poverissimo di Kalou, che avrà dato un sorriso ad Abramovich, in questo periodo in altro affaccendato.

Sorride l’Inghilterra dopo questo turno, che ha portato ai sudditi di sua maestà 4 vittorie su 4. La più inattesa, per come si era messa la partita, è stata quella dell’Arsenal, che dopo 90 minuti senza particolari emozioni, si è preso lo stadio Velodrome di Marsiglia grazie al gol di Ramsey. Successo pesante per gli uomini di Wenger, che si sono presi il primo posto nel gruppo F, vera e propria mazzata per Didier Deschamps, che nelle ultime 10 partite tra coppa e campionato ne ha vinta solo una (!).

In guai seri invece il Borussia Dortmund, che dopo la sconfitta di ieri ad Atene (3 a 1 per l’Olympiacos) si trova all’ultimo posto del girone con un solo punto. Impensabile alla vigilia della Champions, quando il Borussia si presentava come una delle possibili sorprese, forte del titolo di campione di Germania. Lo stesso paese che ci ha superato nel ranking Uefa, e che dall’anno prossimo avrà a disposizione un posto in più in Champions League (a nostro discapito, ça va sans dire). Ma forse, alla luce anche del pareggio tra Napoli e Bayern, la rincorsa alla Germania è finalmente iniziata.

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