“Doing Business 2012 – Doing business in a more transparent world”. Fare affari in un mondo più trasparente: è il rapporto pubblicato dalla Banca mondiale in collaborazione con l’IFC (International finance corporation) valutando le economie di 183 Paesi e classificandole in 10 aree di applicazione delle normative, come ad esempio l’avvio di un’impresa, la risoluzione di insolvenza e il commercio transfrontaliero.
I dati del rapporto di quest’anno coprono la regolamentazione in materia economica da giugno 2010 a maggio 2011. Le classifiche sulla facilità di fare affari hanno da quest’edizione incluso anche indicatori su come ottenere energia elettrica. Il rapporto rileva per esempio che ottenere un collegamento elettrico è più efficiente in Islanda, Germania, Taiwan, Cina, Hong Kong, Cina e Singapore.
Ecco i principali spunti della ricerca:
– Al primo posto della classifica generale del fare business in modo facile e trasparente c’è Singapore, seguito da Hong Kong, Cina, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Danimarca, primo fra gli Stati europei. Regno Unito al settimo posto, Germania al 19esimo davanti al Giappone, 29esima la Francia. L’Italia, come da previsione vista l’assenza di riforme, è lontanissima in classifica: 87esimo posto nella classifica generica, ma ancora peggio se si guarda alla nuova graduatoria sulla produzione e gestione dell’ energia elettrica (109esimo posto) e in materia di esecuzione dei contratti: 158esimo posto su 183 Paesi esaminati. A stare dietro di noi in questa speciale classifica, sono esclusivamente nazioni dell’Africa o in generale del terzo mondo. A fare peggio tra i Paesi avanzati o emergenti, solo l’India (penultima). Guarda le classifiche
– Il Marocco è il Paese ad aver maggiormente migliorato la sua regolamentazione d’affari rispetto alle altre economie mondiali, risalendo in classifica 21 posizioni fino al 94esimo posto. Tra i segreti di questo balzo, secondo lo studio, la semplificazione del settore delle costruzioni, dove è stato alleggerito il carico amministrativo degli adempimenti fiscali e fornita una maggiore protezione agli azionisti di minoranza. Dal 2005, il Marocco ha realizzato 15 riforme regolamentari.
– Oltre a Marocco, altre 11 economie sono riconosciute come le “most improved”, quelle che hanno evidenziato i progressi migliori: la ex Repubblica jugoslava di Macedonia, São Tomé e Príncipe, la Lettonia, Capo Verde, Sierra Leone, Burundi, le Isole Salomone, la Repubblica di Corea, l’Armenia e la Colombia. La Repubblica corena, in particolare, è una new entry tra le top 10. Classifica
– I governi di 125 economie su 183 esaminate hanno implementato le attività regolamentate per un totale di 245 riforme, il 13% in più rispetto all’anno precedente. Nell’Africa Sub-sahariana, un record: 36 economie su 46 hanno rinnovato e migliorato i loro regolamenti aziendali quest’anno. Negli ultimi sei anni, le economie di 163 Paesi hanno creato un contesto normativo più favorevole alle imprese. Tra queste, i progressi più evidenti li hanno fatti i Paesi emergenti, e in particolare Cina, India, Russia. L’Italia risulta progredita solo su una voce, quella della risoluzione di insolvenza (dove occupa la 30esima posizione): ha infatti introdotto procedure di ristrutturazione del debito e riorganizzazione come alternative a procedure concorsuali ed esteso ulteriormente i diritti dei creditori garantiti durante la procedura di insolvenza. Leggi le riforme.
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