La guerra Bpm continua su più fronti. All’improvviso si è riaccesa, innanzitutto, la battaglia a Piazza Affari. Il titolo in questo momento viaggia con un rialzo del 5 % abbondante: in sedici sedute Bpm ha recuperato più del 50%. Ma chi compra? Matteo Arpe, nel suo intervento al road show inaugurale in via Bezzi ha garantito che né lui né Sator hanno acquistato un titolo; andrea Bonomi, al contrario, non solo ha già raggiunto quota 2,63% ma ha annunciato di voler avvicinare la soglia del 10%. Facile dedurre che tra i compratori ci sia senz’altro lui.
Ma, per paradosso, lo scontro tra i recinti virtuali di Borsa è l’aspetto meno rilevante dello scontro tra la lista degli Amici, arroccata a difesa dell’ autocontrollo dell’istituto, e la lista Fabi e Fiba-Cisl, che nello scontro ha impegnato il segretario confederale Raffaele Bonanni in persona. In questa chiave la novità di giornata è senz’altro il siluro in arrivo dalla Consob, finora rimasta alla finestra (o sott’acqua) in una partita giocata soprattutto dalla Vigilanza di Banca d’Italia. Ieri, dopo che il direttore generale Enzo Chiesa si è recato presso gli uffici romani per affrontare il tema del prospetto del futuro aumento di capitale, la commissione di Giuseppe Vegas ha chiesto via lettera al cda ed al collegio sindacale della banca “approfondimenti” sul documento segreto sulle carriere interne.
Il cda della banca, al proposito, è fissato per il 18 ottobre. Perciò le risposte arriveranno in tempo per l’assemblea fissata per il giorno 22. Nel caso vengano riscontrate irregolarità rilevanti, insomma, potrebbe scattare in tempo il congelamento del voto su iniziativa dell’organo doi controllo e/o della Banca d’Italia per violazione del Tuf. E resta sotto la lente degli ispettori di Vegas anche la natura del rapporto tra la lista degli Amici e quella di Investindustrial di Andrea Bonomi per verificare se non esista, come è lecito sospettare, il “concerto”.
Sul piano politico, poi, l’intervento di Vegas, stretto collaboratore di Giulio Tremonti al ministero dell’Economia, sta ad indicare che la stella di Massimo Ponzellini (che continua a minimizzare, sia nelle interviste che nelle missioni in Banca d’Italia, gli strappi alla governance) volge ormai al tramonto. Con un certo imbarazzo per i suoi sponsor politici, Lega e ministro in testa.
Ma questo, ormai, è un capitolo marginale della partita elettorale che coinvolge mezza Italia. Il road show di Marcello Messori e Matteo Arpe si sta dirigendo verso Sud, ovvero verso le filiali del Centro e quelle pugliesi. La “carovana” degli Amici fa il persorso inverso: debutto a Foggia con il candidato oresidente Fillppo Annunziata, tappa a Bologna e gran finale alla Convention di Milano.