Molte nuove stelle nel firmamento Michelin soprattutto di giovani chef, un nuovo Tre Stelle e la perdita di una stella da parte di alcuni nomi noti della ristorazione italiana tra cui Antonello Colonna a Roma e Ilario Vinciguerra a Gallarate, mentre Carlo Cracco non riconquista la stella persa lo scorso anno e rimane a quota uno.
Queste le principali novità della nuova Guida Michelin 2019 che porta a 10 il numero dei ristoranti che in Italia possono fregiarsi delle Tre stelle con l’aggiunta di Mauro Uliassi, patron dell’omonimo ristorante a Senigallia. Con lui l’Italia diventa la seconda nazione più stellata del mondo (con anche l’8 per cento di tutte le Tre stelle mondiali).
L’edizione 64 della Guida Michelin, presentata in anteprima oggi a Parma e che sarà in vendita da lunedì, contiene in tutto 367 ristoranti stellati di cui 10 con tre stelle, 39 con due stelle,e 318 con una stella (29 novità). Insieme alla new entry Uliassi, che ha portato ai massimi livelli la tradizione culinaria delle Marche combinata con il suo personalissimo estro, nel Gotha della 64a edizione della Guida, sono stati confermati i ristoranti dell’edizione 2018: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ). Tra le 30 novità stellate inserite nella Guida spiccano i due bistrot di Antonino Cannavacciuolo di Novara e Torino, con i giovani chef Vincenzo Manicone e Nicola Somma. A Taormina prende una stella anche il nuovo St. George by Henz Beck.
Tra le new entry del firmamento Michelin, significativo il dato relativo ai giovani chef: 15 ristoranti sono guidati da giovani talenti che hanno un’età uguale o inferiore a 35 anni. Tra questi, 10 hanno un’età uguale o inferiore a 30 anni. Conquista una stella anche lo storico ristorante di Verona ’12 Apostoli’, la cui tradizione risale al 1700. Nel panorama dei monostellati si trova anche Carlo Cracco, con il suo ristorante in Galleria a Milano, mentre Antonello Colonna a Roma rimane senza stella, ma la mantiene a Labico. Tra quelli che perdono una stella anche Stazione di Posta e Magnolia a Roma e Armani a Milano.
La Lombardia è la regione più stellata, con 2 novità: 60 ristoranti (2 tre stelle 6 due stelle 52 una stella). Il Piemonte, con 5 novità, riconquista la seconda posizione, con 45 ristoranti (1 tre stelle, 4 due stelle, 40 una stella), mentre la Campania, con due novità, si colloca al terzo posto del podio, con 43 ristoranti, (6 due stelle 37 una stella). A seguire il Veneto, a quota 39, con due novità ((1 tre stelle, 3 due stelle 34 una stella),), e la Toscana, con 3 novità, per un totale di 36 ristoranti (1 tre stelle 4 due stelle 30 tre stelle).Cambio al vertice tra le province: Napoli conquista la vetta con 24 ristoranti (6 due stelle 18 una stella), Roma passa in seconda posizione con 23 ristoranti stellati (1 tre stelle, 2 due stelle, 20 una stella), mentre Bolzano riconquista il terzo posto (1 tre stelle, 5 due stelle, 15 una stella). Seguono Milano, con 18 ristoranti (4 due stelle, 14 una stella), e Cuneo, a quota 17 (1 tre stelle, 1 due stelle, 15 una stella).
Il prossimo anno la 65ma edizione della Guida Michelin si terrà in autunno a Piacenza e, sempre nel 2019 ma in primavera, a Reggio Emilia verrà presentato un nuovo prodotto editoriale Michelin. Nel 2020 invece a Parma si terrà un grande evento europeo.