Bocciatura dell’Italia da parte di Moody’s. L’agenzia di rating ha declassato il debito sovrano al livello A2 dall’attuale Aa2. Non solo: l’outlook (e quindi le prospettive), è negativo.
Ma per Palazzo Chigi «la scelta di Moody’s era attesa». «Il governo italiano – si legge in una nota della Presidenza del Consiglio – sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico. Quegli stessi obiettivi che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea». Il 17 giugno scorso Moody’s aveva messo l’Italia sotto osservazione in vista di un taglio del rating sul debito. «Il downgrade del rating dell’Italia – spiega ora l’agenzia – è dovuto in parte ai rischi derivanti dalle incertezze economiche e politiche» che mettono a rischio il raggiungimento da parte del governo degli obiettivi di risanamento del bilancio e «in parte all’aumento dei rischi al ribasso per la crescita economica e all’indebolimento delle prospettive globali», oltre al generale calo della fiducia nelle emissioni di debito dei paesi dell’eurozona.
Il 20 settembre scorso fu l’agenzia di rating Standard & Poor’s, a sorpresa, a tagliare di un livello il voto sul debito sovrano a breve e a lungo termine dell’Italia portandolo a «A» da «A+» e a «A-1» dal precedente «A-1+».
Il commento del segretario del Pd, Pierluigi Bersani è duro: «Il declassamento è una mazzata. L’Italia è meglio di quel rating, ma se non c’è un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo».